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Cronaca

Israele-Palestina, Petraus: “Pianifichiamo il dopo, non scordiamo Iraq”

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Marco Ercole

Il Generale statunitense, ex direttore della Cia, ha spiegato le sue preoccupazioni in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera

Continua purtroppo a far parlare il duro conflitto tra Israele e i palestinesi. Al riguardo è intervenuto David Petraus, generale USA ed ex direttore della CIA, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il militare in passato ha guidato le forze alleate in Iraq nel 2007/08 e in Afghanistan nel 2010/11, prima di dirigere, per l’appunto, la CIA.

Il Gen. Usa Petraus sottolinea l’importanza di pianificare anche il futuro (Ansa) – Notizie.com

Il problema che preoccupa Petraus riguarda il vuoto di potere successivo nel caso in cui Israele distruggesse Hamas. Lo stesso valse per gli americani nel momento della presa di Bagdad, con il rovesciamento di Saddam Hussein. Bisogna, infatti, pensare a programmare il dopoguerra, e non solo le operazioni di combattimento. Il generale, comunque, definisce questa guerra come necessaria. Secondo lui devono distruggere Hamas, e la situazione non può essere risolta in modo pacifico. Questo perché Hamas è un gruppo terroristico che ha nel proprio Dna l’uccisione di più ebrei e con cui è molto difficile negoziare, se non per accordi di breve termine.

Le preoccupazioni di Petraus

Biden sostiene che un’occupazione israeliana di Gaza sarebbe un grosso errore. Israele, però, ha solo intenzione di eliminare Hamas. Ci sarebbero alternative ad una nuova occupazione? Petraus risponde, con un pensiero anche all’invasione americana dell’Iraq: “Israele non sembra voler occupare Gaza, comprensibilmente, date le sfide e il prezzo che implicherebbe. Ma ciò illustra la difficoltà di distruggere Hamas e la Jihad islamica e poi evitare che si ricostruiscano dopo la guerra. La lezione imparata duramente in Iraq, dopo la partenza delle ultime truppe Usa, è che un gruppo estremista — lo Stato Islamico in quel caso — può ricostituirsi se vengono meno attenzione e pressione. Questo è il dilemma che rende necessaria una riflessione attenta sull’approccio al dopoguerra, che non sia non solo militare ma contempli altri aspetti delle attività successive al conflitto“.

Un missile palestinese in Israele (Ansa) – Notizie.com

Ma quali sono le differenze tra l’offensiva a Gaza e quella in Iraq? La prima è più difficile della seconda? Petraus risponde raccontando la sua esperienza: “Non posso quasi immaginare un contesto più difficile. Tunnel, stanze con esplosivi improvvisati. Va passato in rassegna ogni edificio. Le vittime civili sono inevitabili, ci saranno caduti israeliani. E paradossalmente, nonostante la distruzione che Hamas ha inflitto ai palestinesi a Gaza, alcune persone hanno ancora… un livello di appoggio per il gruppo“. Riguardo un possibile intervento negli USA nel conflitto, Petraus dice che ci potrebbero essere alcune circostanze specifiche in cui le truppe statunitensi potrebbero subentrare. Quasi certamente, però, ogni utilizzo di quest’esercito riguarderebbe una risposta ad un attacco nella regione.

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