Il caso scommesse arriva anche in politica. Lega e FdI all’attacco di Gravina. Da parte delle opposizioni arrivano critiche alle mosse della maggioranza.
E’ scontro tra maggioranza e opposizioni su Gravina. La vicenda scommesse ha messo in forte bilico la posizione del presidente della Figc e negli ultimi giorni sono state diverse le richieste di dimissioni. Il primo passo indietro è stato chiesto dalla Lega Serie A, ma il numero uno del calcio italiano ha ribadito di non sentirsi responsabile di quanto sta succedendo e, quindi, di voler continuare la sua esperienza alla guida della Federazione.
Ora, però, la situazione sembra complicarsi un po’ di più. La Lega di Matteo Salvini, infatti, è in pressing per provare ad ottenere le dimissioni di Gravina. Una posizione condivisa anche da Fratelli d’Italia, che ipotizza un commissariamento per la Federcalcio. Più soft, invece, FI. Il partito di Tajani conferma che ci sono delle problematiche da risolvere, ma la decisione finale spetta alla FIGC.
Le opposizioni e Malagò in difesa di Gravina
Le critiche della maggioranza non sono condivise dalle opposizioni. Come scritto dal Corriere della Sera, il Pd con Andrea Rossi sottolinea che sul tema esiste “uno scontro politico tra Abodi e le altre forze politiche di maggioranza” mentre Casini parla di “una incredibile mossa del partito di Salvini“. Anche da Azione critiche sottolineando che quanto successo è una inaccettabile invasione di campo.
In difesa di Gravina anche il presidente del Coni Malagò: “E’ importante che la politica non abbandoni lo stop, ma questo non significa che debba occupare questo mondo“.
Gravina resta (per ora)
Ad oggi non sono previste particolari novità per quanto riguarda i vertici del calcio italiano. Quasi tutto il consiglio federale si è schierato con il presidente e il mandato in scadenza nel 2024 potrebbe portare Gravina ad essere confermato fino alla scadenza per poi magari eleggere un nuovo presidente.
Il condizionale in questi casi è d’obbligo. Perché? Il prossimo mese l’Italia si giocherà il pass per la qualificazione diretta agli Europei. E, in caso di un nuovo passaggio ai play-off, non è da escludere che si possa arrivare ad una vera e propria rivoluzione per ripartire da zero e aprire un nuovo ciclo.