Pier Paolo Bombardieri, segretario Uil, in un’intervista a ‘La Nazione’ ritorna sulla manovra: “Non aggiunge un euro in tasca agli italiani”.
E’ un giudizio critico quello che Pier Paolo Bombardieri ha dato alla manovra in un’intervista a La Nazione. Il segretario della Uil ha sottolineato che il provvedimento “non dà risposta sui temi che noi consideriamo fondamentali e che abbiamo posto in modo unitario“.
Il numero uno della Uil entra anche nei dettagli di questa legge di Bilancio: “Per quel che riguarda il cuneo fiscale, noi ci attribuiamo il risultato ottenuto, ma non si tratta di una misura strutturale, è stata finanziata in deficit e, quindi, andrà valutata anno per anno. Contratti pubblici? Le cifre messe a disposizione non consentono di recuperare quanto perso in questi ani. Non solo, il governo non ha accettato le nostre richieste di detassare gli aumenti contrattuali nel settore privato“.
“Non sarà semplice andare in pensione”
Bombardieri ha criticato in modo duro anche il tema pensione: “Sarà ancora più difficile raggiungere questo traguardo. Ci sarà un fondo unico, è stata peggiorata ulteriormente l’opzione donna e non c’è nessuna garanzia per i giovani. Senza parlare del lavoro dove sono stati fatti diversi errori“.
“Quali? Non vediamo soluzioni per la precarietà – ha sottolineato ancora il segretario della Uil – non c’è traccia di politiche industriali, non ci sono risorse per la sicurezza. Noi, inoltre, avevamo chiesto anche un rappresentate dei lavoratori per la sicurezza anche nelle piccole aziende, ma la risposta non c’è stata“. Un breve passaggio anche sulla sanità: “I soldi stanziati sono una mancia“.
“Non è il momento dello sciopero generale”
Nonostante le critiche, Bombardieri non è d’accordo con l’idea di scendere in piazza per uno sciopero generale: “Non è ancora il momento. Abbiamo chiesto a Cgil e Cisl di iniziare un percorso unitarie per dare vita a manifestazioni con ore di agitazioni. Landini ha accettato, Sbarra ancora non ci ha dato risposta. L’obiettivo deve essere quello di provare una sintesi unitaria per la mobilitazione da mettere in campo a novembre. A breve ne parleremo con le altre due sigle“.