L’allenatore rossoblù ha esaltato la squadra nelle interviste post-partita: “Ogni giorno vedo grande animo in allenamento, c’è una concorrenza agguerrita, ma tutti si rispettano tra di loro”
Un’altra vittoria e il Bologna si fa sempre più ambizioso. Piegato il Frosinone al Dall’Ara, decidono i gol di Ferguson e De Silvestri. Inutile il gol su rigore nella ripresa di Soulé: i rossoblù volano, sono 14 i punti conquistati dopo 9 giornate, in classifica si viaggia in piena zona Europa (a -3 dal Napoli).
Thiago Motta ha esultato in campo e gongolato nelle interviste post-partita. C’è tanto del suo lavoro dietro ai risultati convincenti: “Ho visto un grande spirito, è la cosa che conta maggiormente. Il merito va ai miei giocatori, i leader riescono a trasmettere gli atteggiamenti giusti agli altri appena arrivati. Stiamo dando continuità a quanto fatto la stagione scorsa”, ha commentato l’allenatore ai microfoni di Dazn. “Così il gruppo funziona, lavora veramente bene. Tutti vogliono giocare e dimostrare, aiutandosi l’uno con l’altro, competendo in modo sano tra loro. C’è tanta concorrenza all’interno, mi hanno convinto tutti, quelli che hanno iniziato la partita, quelli entrati e anche quelli rimasti in panchina per l’intera gara. Ognuno ha vissuto la partita in prima persona”.
“Dove si può migliorare? Nella fase di possesso, per la qualità che abbiamo, dobbiamo fare ancora meglio”, ha proseguito il tecnico italobrasiliano. “Con il Frosinone abbiamo iniziato bene in questo, per esempio il primo gol è frutto di una costruzione fatta bene da dietro. Abbiamo dei margini di miglioramento ancora importanti. Ne abbiamo bisogno per competere contro certe squadre, il pallone va ‘utilizzato’ bene…”. Sulla rosa messa a disposizione dalla società: “Sono soddisfatto dei giocatori che ho a disposizione e anche per il lavoro che vedo ogni giorno in allenamento. Vedo i calciatori nel centro sportivo con un grande animo, tutti vogliono avere uno spazio da titolare, ma si rispettano tra di loro. Dobbiamo continuare a lavorare al massimo, soltanto in questo modo emergono le individualità. Ci sono tanti calciatori forti in rosa, per fare il massimo ognuno può e deve contare sul proprio compagno”. I risultati gli stanno dando ragione.