E’ trascorso ormai un anno dall’insediamento del governo Meloni e il premier si racconta a ‘Il Giornale’. Intervista che ripercorre i temi principali di questi 365 giorni a Palazzo Chigi.
Il 22 ottobre 2022 la prima donna premier entrava a Palazzo Chigi e un anno dopo in una lunga intervista rilasciata a Il Giornale Giorgia Meloni ripercorre questi 365 giorni alla guida del nostro Paese. Il presidente del Consiglio al quotidiano conferma di rivendicare tutte le cose fatte in questo anno, ma ribadisce di essere orgogliosa “per gli interventi decisi con la prima manovra a favore di famiglie e imprese. Siamo riconosciuti come una Nazione solida e affidabile“.
Sulla tabella di marcia il premier Meloni non ha dubbi: “Siamo ancora al primo anno di governo. Sono state diverse le cose fatte, abbiamo tracciato una strada, ma bisogna continuare a lavorare. Noi proseguiremo a fare quelle scelte coraggiose che in passato non sono arrivate“.
Il rapporto con magistrati e stampa
In questa intervista il premier si sofferma anche sui rapporti con i magistrati e la stampa. Sul primo dice che l’intenzione sua e del governo non è quella di “arrivare ad un conflitto con la magistratura, ma non posso non pensare di rendere la giustizia molto più veloce ed efficace. La stampa? Non potrei mai fuggire al confronto con i giornalisti. Mi viene contestato il fatto di aver sottolineato come alcuni giornali abbiano fatto propaganda contro di me, ma il gioco è avvero facile da mascherare“.
Un breve passaggio anche sui migranti: “In questi mesi siamo riusciti a cambiare le parole d’ordine in Europa. In più stiamo portando avanti l’idea del Piano Mattei, che è un cambio radicale nel rapporto con l’Africa, che passa da paternalistico a paritario“.
“Sono rimasta fedele a me stessa”
Giorgia Meloni al quotidiano racconta di non “essere cambiata molto in questo anno. Di certo affronto in modo diverso le situazioni e il carico di responsabilità che il ruolo mi impone. Ho fatto un patto con gli italiani e ho promesso che avrei restituito un Paese migliore rispetto a come l’ho ricevuto. Per questo motivo continuerò a lottare e cercherò di portare la Nazione ad essere una potenza mondiale di cui è bello esserne fieri“.
