Caso Meloni-Giambruno, Noto Sondaggi a Notizie.com: “Meloni più forte del suo Governo. Scontro politico demotiva elettorato”

Oggi il Governo Meloni è atteso in Cdm per proseguire l’iter della riforma fiscale, ma il fine settimana politico è stato contrassegnato dalla assenza (presenza) del premier al Teatro Brancaccio. La vicenda Giambruno incombe eccome sull’esecutivo. Con Antonio Noto, di Noto Sondaggi, abbiamo provato a capire se il consenso del presidente del Consiglio e del governo che presiede,  sia stato scalfito o meno dalla clamorosa rottura privata consumata in pubblico

Shakespeare scriveva: la tua semplice assenza si fa sentire molto più della presenza di chiunque altro. Quel post col quale Giorgia Meloni, prima donna in Italia a diventare presidente del Consiglio, aveva messo la parola fine alla relazione con Andrea Giambruno, lo sappiamo, ha fatto il giro del mondo.

Caso Meloni Giambruno, Antonio Noto a Notizie.com
La premier Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

Basta, si chiude. Taglio netto, deciso, coraggioso. E il consenso forse si impenna. Poi ieri al Teatro Brancaccio di Roma, era programmata la kermesse per festeggiare un anno dall’insediamento di questo Governo di centrodestra. E Giorgia Meloni decide di disertare la festa, sperando nella complicità e nella comprensione di fratellini e sorelline del partito di cui è da sempre leader indiscussa. Meloni appare in video messaggio come il nemico da abbattere. Avrebbe potuto, con la presenza fisica al Brancaccio, dare immediato il messaggio Meloni che si poteva voltare pagina da subito per concentrare l’attenzione sul primo anno dell’esecutivo, sulla manovra fiscale in itinere, sulle vicende estere che richiedono il massimo dell’attenzione.

E invece la premier parla di “aver camminato a testa alta”, si descrive assediata, racconta  di gente meschina e di chi si rotola nel fango. La domanda, legittima è : a chi fa riferimento Meloni? Da chi il presidente del Consiglio deve guardarsi le spalle? Si tratta, come pare, di fuoco amico? E questo fuoco amico da quale parte degli alleati potrebbe essere sparato? Anche se la metafora, con la crisi abnorme in Medio Oriente potrebbe sembrare inappropriata. Interrogativi legittimi a cui si tenterà di trovare una risposta, ma nel frattempo Notizie.com con Antonio Noto di Noto Sondaggi, ha provato invece a capire se la vicenda privata Meloni\Giambruno, costituisca tra gli elettori motivo di flessione rispetto al consenso e alla fiducia nei confronti di questo Governo.

Caso Meloni-Giambruno, Noto Sondaggi a Notizie.com: “Meloni più forte del suo Governo. Scontro politico demotiva elettorato”

Caso Meloni-Giambruno, Antonio Noto a Notizie.com
Il sondaggista Antonio Noto – Notizie.com -© Ansa

Dottor Noto, i fatti privati vissuti dal presidente del Consiglio in questi giorni hanno coinciso con i festeggiamenti del governo Meloni per un anno dal giuramento davanti al presidente della Repubblica. Pubblico e privato si sovrappongono inevitabilmente. Tutto ciò, quanto incide se incide, sul giudizio degli italiani rispetto al lavoro dell’esecutivo?

“Le due cose, vita privata del premier e vita del Governo, sono  indipendenti tra loro. Certo un effetto, definiamolo simpatia, quando la questione personale di Giorgia Meloni è deflagrata c’è stato. Diverso, ripeto, è il giudizio politico delle persone sull’operato del Governo di centrodestra. Una cosa dunque, non inficia l’altra. Meloni ha evidentemente subito un torto, ma non c’ è correlazione su aumento del consenso. Anche perchè il premier aveva già stabilito una particolare connessione con gli elettori e i suoi sostenitori”.

Cosa intende per connessione dottor Noto?

Per far capire meglio: si ha pù fiducia in Meloni che nella squadra di Governo! Quindi ciò che accaduto, ovvero la rottura privata divenuta evento pubblico, potenzia e aiuta. Come hanno aiutato le dichiarazioni di sostegno arrivate perfino dal fronte delle opposizioni, che dopo tutto potevano anche tacere. Quindi per essere ancora più chiari e pragmatici: non si registrano flessioni particolari sul fronte della fiducia al Governo, che all’inizio della legislatura viaggiava intorno al 43\44%. Oggi siamo al 39%; Meloni era intorno al 48%, oggi è al 43%. Ecco come analisti la definiamo appunto una variazione fisiologica. In generale la fiducia a Meloni si attesta su risultati più che sufficienti. Conta pure la narrazione che il premier fa…”

Ovvero? La narrazione di Meloni rispetto agli elettori?

“Un anno fa Meloni diceva, a proposito del varo della prima manovra di Bilancio: abbiamo trovato una situazione disastrosa. Ecco, con l’approssimarsi della seconda finanziaria della sua storia di governo, ha proseguito su questa modalità. Tanto è, che ha usato parole per definirla come “seria e realistica” anche durante la conferenza stampa di presentazione. Chi credeva  nel premier continua a credere a quel tipo di narrazione. Chi la sosteneva prosegue a farlo”.

E la comunicazione che invece sta usando il premier in questi giorni? Mi riferisco anche alle parole e ai toni avuti nel video messaggio inviato al Teatro Brancaccio?

“Ma quello mi pare evidente sia un messaggio alla politica non ai cittadini…”

E questi messaggi “subliminali” alla politica interessano ai cittadini?

“Ma io direi a Meloni di fare attenzione alle beghe che proseguono, al conflitto politico reiterato. E comunque il messaggio che ne viene fuori è stato forte!”

Beh, in effetti è come se avesse voluto far capire: ho “fatto fuori” il mio compagno di vita, posso farlo con chiunque…

“Sì, ma lo scontro politico demotiva l’elettorato. Questo va tenuto in considerazione. Enfatizzare che si venga colpiti, eventualmente sia stato così, dal fuoco amico può essere anche segno di forza. Ma direi che l’interpretazione è bifronte. Gli avvertimenti agli alleati possono essere fatti anche in privato, perchè poi i cittadini perdono la rassicurazione. Si esprime fiducia e consenso quando ci si sente rappresentati dal proprio leader di partito”.

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