Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, in un’intervista a ‘La Nazione’: “La maggioranza è compatta sulle riforme. Ecco la più importante”.
Lunga intervista ai microfoni de La Nazione per Lucio Malan. Il capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia ha affrontato diversi temi e replicato alle critiche arrivate dalle opposizioni: “Non è vero che le riforme non arrivano. Quella fiscale è stata approvata dal Parlamento. Per quanto riguarda le pensioni, è una questione di soldi, proveremo a fare quello che si può“.
“Di certo con questo governo abbiamo avuto una crescita economica oltre le aspettative – ha sottolineato ancora Malan – insomma, stiamo lavorando con la massima velocità possibile per portare a casa tutte le riforme più importanti che ci siamo dati come obiettivo“.
Malan svela: “Ecco la riforma più importante”
Malan in questa intervista ha svelato la riforma più importante per il governo: “Di certo quella del premierato. A breve sarà varato il dispositivo di legge che poi porterà il provvedimento in Parlamento e questo lo vogliamo fare per dare stabilità politica ai prossimi esecutivi che verranno e che non avranno una maggioranza stabile e un suffragio così ampio“.
Il capogruppo di FdI al Senato ha aggiunto che il secondo obiettivo “è la conclusione della riforma fiscale, poi di seguito il lavoro, la scuola e la sanità. Non possiamo non dimenticare la giustizia perché bisogna dare certezza della pena in uno stato di diritto“.
Malan sulle prossime Europee
Malan si è proiettato anche sulle prossime Europee: “Non temiamo dei contraccolpi. Come dice il premier, non lavoriamo per i sondaggi, ma per il Paese e per questo motivo ci danno a livelli più alti delle politiche. Noi, comunque, andiamo avanti con il nostro criterio di base e speriamo di riuscire ad ottenere un ottimo risultato anche alle elezioni in Europa“.
In chiusura un passaggio su questo anno di governo: “Posso dire che c’è una maggioranza coesa. Certo sui numeri dell’immigrazione ci aspettavamo qualcosa di migliore, ma dobbiamo considerare che la situazione geopolitica internazionale è completamente differente da quella precedente. Si tratta di un quadro che deve spronarci a trovare soluzione per espellere le persone con maggiore efficacia rispetto a questi anni“.