Il governo ha approvato due decreti di attuazione della delega fiscale. Le misure, nei fatti, vedranno la loro applicazione nel 2024.
Ma quali sono le novità? Abbiamo chiesto cosa cambia al deputato di Forza Italia Vito De Palma, capogruppo in Commissione finanze. “Il nostro mantra, fin dall’inizio del nostro mandato, è rendere il fisco un “amico”. Amico non vuol dire non pagare le tasse, ma trattare i cittadini come tali, e non sa sudditi. Ognuno partecipa, secondo la propria capacità come previsto dall’ordinamento, ma non con forme oppressive che aumentano il rischio di evasione ed elusione”.
Semplificazione e scadenze
I decreti attuativi della delega fiscale approvati ieri dal Cdm, “vanno messi insieme a quelli della scorsa settimana – spiega De Palma – Abbiamo preso un impegno con gli elettori per quanto riguarda il processo di semplificazione e il riordino non solo normativo, ma anche dal punto di vista delle scadenze. Mettiamo i cittadini nella condizione di interloquire con un fisco “amico”, come abbiamo sempre detto, che oltre che essere equo non è “ossessivo”.
Ma in che modo? “Lo abbiamo fatto con i primi tasselli della riforma fiscale, che sono stati da un lato la riduzione degli scaglioni di reddito – consentendo anche la riduzione della pressione fiscale – e parallelamente la riduzione del cuneo fiscale, che porta benefici economici non indifferenti. Con i decreti di ieri invece, mettiamo mano allo statuto del contribuente e alla semplificazione”, spiega De Palma.
La moratoria fiscale
“Per la prima volta nella storia politica abbiamo inserito la moratoria fiscale. Nei mesi di agosto e dicembre sarà sospeso l’invio di cartelle e delle comunicazioni a cittadini e professionisti. Nei prossimi decreti già delineati nella legge delega aggiungeremo altri tasselli all’obiettivo di un fisco semplice – spiega De Palma – Tra questi, il concordato preventivo biennale che prevede che il fisco, sulla scorta degli elementi già in possesso dell’Agenzia delle Entrate, faccia una proposta che se accettata, risolverà i problemi dei cittadini. È un meccanismo che rafforza la condizione di fiducia amministrazione finanziaria e cittadino”.
Il garante nazionale del contribuente
“L’istituzione del garante nazionale del contribuente costituirà una sentinella per misurare la fiducia del cittadino. Tra le novità poi, c’è l’introduzione della consulenza semplificata per mettere ordine a una giungla di interpelli e circolari, per andare incontro alla semplificazione anche delle risposte chele Entrate forniscono al cittadini. Dal punto di vista dell’operatività consentirà al cittadino di sbagliare meno, evitare lungaggini burocratiche e soprattutto fugare dubbi interpretativi sulle norme”, dichiara il deputato di Forza Italia.
Cittadini e imprese non potranno subire più controlli nello stesso anno
“Importante anche la fase delle motivazioni nella fase di accertamento, inserita anche come elemento di rafforzamento. Un ulteriore elemento riguarda cittadini, imprese, partita Iva, che non potranno subire più controlli nello stesso anno. Questo vale anche per le grandi imprese”.
La Global Minimum tax
“A proposito di grandi imprese, una delle novità è l’inserimento, in ragione anche di indicazione dell’Ocse, della Global Minumum Tax, che è una tassazione del 15% per le multinazionali che hanno attività in Italia e residenza nei Paesi esteri”.
Gli sgravi contributivi alle imprese
“Le imprese che dimostreranno l’aumento di assunzioni in particolare giovani e donne tra il 2023 e il 2024, beneficeranno di sgravi contributivi, quindi dell’opportunità in termini di detrazioni fiscali che inciderà nella determinazione dell’imposta netta e di detrarre un importo maggiore a beneficio delle imprese”, spiega De Palma.
La dichiarazione dei redditi
“I decreti approvati ieri prevedono la scadenza unificata al 30 settembre sia per il 730 che per il Modello Unico, per tutti. La novità, in articolare per i professionisti che utilizzano la contabilità forfettaria, è che la precompilata sarà più facile: una semplificazione reale e tangibile”.
Verso l’azzeramento dell’Irap
“La delega fiscale contiene la riduzione degli scaglioni Irpef, l’aumento delle detrazioni per lavoratori dipendenti e l’innalzamento della No Tax Area a 8.500 euro. Ma al momento Iva e Irap non sono ancora stati normati. Successivamente ci saranno decreti che riformeranno i segmenti dell’Iva e il meccanismo dell’Irap. In quest’ultimo caso servirà un confronto con le Regioni. Nella delega fiscale l’obiettivo è una progressiva riduzione ed eliminazione di questa imposta. Bisognerà ragionare con le Regioni per trovare il meccanismo e le modalità saranno definite da decreti delegati che ancora non sono arrivati in Cdm”;
I prossimi obiettivi della riforma fiscale
Il capogruppo di Forza Italia nella Commissione finanze alla Camera spiega che “il prossimo obiettivo del governo dovrebbe riguardare le sanzioni. Anche in questo caso bisognerà adeguarsi al sistema sanzionatorio europeo, favorendo sempre la spontaneità delle soluzioni”.