Meloni, doppio attacco ai 5Stelle: “Il punto più basso di Conte fu…”

Giorgia Meloni, doppio attacco nei confronti del Movimento 5 Stelle: “Ecco quale è stato il punto più basso dell’Italia con Giuseppe Conte…”

Atmosfera molto calda quella che si è verificata, fino a poco fa, alla Camera. Protagonista Giorgia Meloni. La premier ha risposto, ancora una volta, agli attacchi che arrivavano da parte dell’opposizione. In particolar modo quelli del Movimento 5 Stelle. Di conseguenza c’è stata la replica da parte della presidente del Consiglio che non le ha mandate assolutamente a dire. Il tutto in vista del Consiglio Europeo. Tanti i temi che sono stati affrontati. In primis quello relativo al salario minimo.

La premier sbotta
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

Non si è fatto attendere l’affondo a Giuseppe Conte: “Perché non lo ha fatto quando era al governo. Mi fermo va, mi fermo…“. Anche se ha continuato dicendo: “Un collega del M5s dice che questo governo ha portato l’Italia al suo punto più basso. Penso che questo lo debbano giudicare italiani e lo giudicheranno. Dal mio punto di vista il più basso punto di credibilità che ho visto da un governo italiano all’estero è un altro.

Non mi vedrete mai, finché governo questa nazione, rincorrere al bar, durante i lavori di un Consiglio, un mio pari grado europeo per tranquillizzarlo che i membri della mia maggioranza scherzano perché devono dire qualcosa al loro pubblico, ma che alla fine si farà quello che vogliono gli altri. Non mi vedrà mai rappresentare l’Italia così, costi quel che costi“.

Meloni, che attacco a Conte: “Punto più basso al bar da Merkel”

Per la Meloni non ci sono dubbi: il punto più basso del nostro Paese, quando a capo del governo c’era Giuseppe Conte, è stato quando quest’ultimo (nel gennaio del 2019) cercò di convincere Angela Merkel in merito al rispetto degli impegni da parte della maggioranza gialloverde.

La premier sbotta
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

Sempre in merito al salario minimo ha continuato dicendo: “Abbiamo parlato del salario minimo molte volte e nel merito della vicenda ce ne occuperemo nei prossimi giorni. Ora ho una domanda da fare: spero che il presidente Conte mi possa dire perché in tre anni che è stato alla guida del Governo, il salario minimo non ha deciso di farlo”.

In conclusione ha ribadito: “E lo dovete spiegare non tanto a me, quanto ai lavoratori che oggi portate in piazza, che io credo siano più intelligenti di quanto li fate“. Una proposta di legge che verrà discussa il prossimo 20 novembre.

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