Bce, arrivano delle importantissime novità che riguardano proprio i tassi: giunge anche l’annuncio da parte di Christine Lagarde
A partire dal mese di luglio dello scorso anno si erano verificati ben dieci rialzi consecutivi dei tassi di interesse. Con tanto di aumento cumulato di almeno 450 punti base. Adesso arriva la novità che fa “sospirare” un po’ la Banca Centrale Europea. E’ il momento della pausa. Proprio come accade spesso nel mondo dei mercati. Adesso si attende solamente di verificare l’andamento dell’inflazione a partire dalle prossime settimane.
Il Consiglio direttivo, questa volta in una trasferta insolita in quella di Atene, ha preso una importante decisione: ovvero quella di mantenere fermi i tassi di interesse per quanto riguarda le operazioni di rifinanziamento principale. Non solo: anche sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale che restano al 4,50%, 4,75% e 4,00%. Ad annunciarlo ci aveva pensato direttamente la presidente Christine Lagarde.
Proprio la numero uno della Bce, in occasione dell’ultimo ritocco da 25 punti, lo scorso 14 settembre aveva deciso che il focus si sarebbe “spostato” sulla durata di mantenimento dell’attuale livello di tassi. Nel frattempo la Bce ha emanato anche una nota: “Le nuove informazioni hanno confermato sostanzialmente la sua valutazione precedente circa le prospettive di inflazione a medio termine. Ci si attende tuttora che l’inflazione resti troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato“.
Per quanto riguarda la crescita dei prezzi invece: “C’è stato un netto calo a settembre, ascrivibile anche ai forti effetti base, e gran parte delle misure dell’inflazione di fondo ha continuato a diminuire. I passati aumenti dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo seguitano a trasmettersi con vigore alle condizioni di finanziamento, frenando in misura crescente la domanda e contribuendo pertanto alla riduzione dell’inflazione“.
Queste, invece, sono le parole di Christine Lagarde direttamente dalla conferenza stampa della capitale greca: “L’economia dell’Eurozona resta debole, mentre la produzione del settore manifatturiero continua a calare e ci sono segnali che il mercato del lavoro si sta indebolendo. I rischi restano al ribasso. Crediamo che tassi di interesse di riferimento della Bce abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione al nostro obiettivo“.