Baldelli (Gepolitica.info): “Ecco cosa è successo ieri a Gaza”

Pietro Baldelli, analista di Geopolitica.info, in esclusiva ai nostri microfoni sulla guerra in Israele: “Ad oggi è difficile immaginare un cessate il fuoco”.

Nella serata di ieri Israele ha intensificato gli attacchi su Gaza. La nostra redazione ha contattato in esclusiva Pietro Baldelli, analista di Geopolitica.info, per fare il punto sul conflitto.

Esclusiva Baldelli guerra Israele
Pietro Baldelli sulla guerra in Israele – Notizie.com – © Ansa

Pietro Baldelli, cosa è successo ieri a Gaza? Possiamo parlare di un inizio dell’operazione massiccia via terra annunciata da Israele?

Possiamo dire c’è stato un incremento graduale delle operazioni militari. Israele pensa che con la gradualità si possa evitare l’ingresso di altri attori in questa guerra. Questo, però, non esclude che l’intensità degli attacchi aumenti. Per esempio stamattina le forze israeliane hanno lanciato dei volantini alla popolazione che si trova al Nord di Gaza di spostarsi verso Sud“.

Quindi secondo te l’operazione massiccia via terra non ci sarà?

Di certo è l’unico modo per sradicare Hamas e quindi resta un’opzione. Ma ci sono due vincoli: il primo è militare e quindi c’è la volontà di evitare una guerra regionale. Il secondo è diplomatico-politico. Le azioni israeliane sono legate a quello che accade a livello internazionale e possiamo dire che gli Stati Uniti stanno frenando un po’ le operazioni di Israele. Possiamo dire che l’aumento dell’intensità degli attacchi è collegato alla diminuzione dell’appoggio dei partner internazionali. E l’esempio viene da Francia e Germania. Entrambi inizialmente hanno sposato la causa Israele, ora dicono che il Paese ha diritto alla difesa, ma allo stesso tempo chiedono il cessate il fuoco“.

Baldelli: “Hamas in questo momento non ha la possibilità di reagire”

Esclusiva Baldelli guerra Israele
Difficile in questo momento arrivare ad un cessate il fuoco – Notizie.com – © Ansa

Cosa è successo all’Onu con la votazione su Gaza?

Si tratta di votazioni scontate. Inoltre, il testo ha due punti deboli e questi hanno portato l’Italia ad astenersi: l’assenza di una condanna chiara ad Hamas e la mancanza della richiesta della liberazione degli ostaggi civili. E’ interessante, tra le diverse posizioni, l’astensione della Cina“.

Questo minore appoggio internazionale avvicina il cessate il fuoco?

Assolutamente no. Israele non intende fermarsi e lo potrebbe fare solo con la liberazione degli ostaggi civili. Poi secondo me un ruolo decisivo in questa guerra lo hanno gli Stati Uniti. Finché non pubblicheranno un comunicato in cui diranno che la loro posizione è sul cessate il fuoco questa guerra non finirà“.

Hamas risponderà a questo attacco di Israele?

Al momento non è in grado di farlo. E’ in difesa passiva. L’unico caso in cui Hamas potrà infliggere danni ingenti in termini di morti israeliani è quello di una guerra quartiere per quartiere. Quindi diciamo in un confronto frontale“.

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