“Non minacciamo guerre, ma poniamo un problema”. Così il senatore Maurizio Gasparri, coordinatore romano di Forza Italia, in esclusiva a Notizie.com sulla spaccatura in maggioranza relativamente all’ aumento, previsto nella bozza della manovra di Bilancio, dell’imposta sostitutiva dal 21% al 26% sulla cedolare secca
Ufficialmente non c’è, ma i suoi effetti si fanno sentire. Parliamo della manovra di Bilancio. Presentata alla stampa a Palazzo Chigi lo scorso 17 ottobre, di fatto non è ancora arrivata ad una stesura finale. Di bozze ne sono circolate tante sulle chat di parlamentari, giornalisti e addetti ai lavori.
Un classico della politica, di certo non un fatto inedito di questa maggioranza di centrodestra che guida il Paese da poco più di 365 giorni. Eppure le opposizioni da giorni sono sugli scudi contro la “manovra fantasma”. “La manovra finanziaria non c’e’. Questo non e’ un modo serio di preparare una legge di bilancio, siamo estremamente preoccupati dei saldi, del deficit. E molto preoccupati perche’ si taglia una tassa facendone promozione, ma poi si aumentano tutte le altre tasse. E non va bene”. Lo ha detto il segretario di Azione, Carlo Calenda, a margine questa mattina dell’assemblea nazionale del partito.
“In questi giorni sono girate fin troppe notizie fuori dalla realtà, che hanno fatto aprire dibattiti surreali. Succede quasi sempre con le leggi di bilancio, ma mai come quest’anno. Sono circolate molte bozze infarcite di fake news, magari messe lì apposta da una sinistra manina per cercare di farci litigare. A un certo punto, a leggere alcuni commenti, sembrava fossimo tornati al prelievo forzoso degli anni novanta di Amato”. Così il invece il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati Tommaso Foti.
“Dopo dieci anni in cui i tassi d’interesse erano a zero e nessuno ha fatto nulla per abbattere il debito pubblico, i soli rialzi degli stessi da parte della Bce ci sono costati quest’anno 13 miliardi – aggiunge -. Vorrei capire quali coperture offre l’opposizione per finanziare le proprie proposte. Io ne sento solo due: lotta all’evasione fiscale, i cui proventi sono comunque aumentati nell’ultimo anno, ma non sono coperture stabili in quanto imprevedibili, e tassazione sugli extraprofitti, clamorosamente fallita ai tempi del governo Draghi. Come se tutto si risolvesse in questo modo. Capirei le polemiche se parlassimo di una legge di bilancio con finalità elettorali, ma è chiaro che non è così”.
Ma se le opposizioni cavalcano, come è normale che sia l’assenza di un documento ufficiale della Legge di Bilancio, la maggioranza di governo (come riportato anche da una buona parte della rassegna stampa pure questa mattina) si spacca sulla cedolare secca. La norma, che sarebbe stata inserita nella manovra, non piace per niente a Forza Italia, che si preparerebbe a intervenire a suon di emendamenti qualora la misura non venisse modificata prima. Ma cosa accerterebbe la bozza che sta circolando? Un aumento dell’imposta sostitutiva dal 21% al 26%, ma solo per gli affitti brevi che non superano i 30 giorni totali di durata. L’obiettivo della legge appare abbastanza chiaro: stringere sulle case vacanze che in Italia si sono moltiplicate, soprattutto nelle città d’arte, e disincentivarle aumentando le tasse ai proprietari degli immobili che optano per questo genere di affitti. “Sulla cedolare secca chiediamo delle garanzie – aveva detto da Bruxelles il vicepremier e leader di FI, Antonio Tajani – Sono convinto che il ministro Giorgetti rifletterà su questo perché non si possono penalizzare alcune realtà. Già qualcosa è stato corretto nella proposta di Giorgetti, secondo le nostre richieste. Noi ci batteremo finché non arriverà in Parlamento il testo del Mef, affinché non ci sia un aumento della pressione fiscale”
Questa mattina allora Notizie.com ha intercettato al telefono il senatore e coordinatore romano di Forza Italia Maurizio Gasparri, ed ecco cosa ci ha detto in proposito: “Aspettiamo…Aspettiamo il testo finale, mi pare che il nostro leader di partito nonchè vicepremier si sia espresso già in maniera chiara. Si parleranno dentro la maggioranza di governo. Da parte nostra nessuna guerra di religione, ma ovviamente vogliamo e chiediamo che si trovi una soluzione. La questione dell’aumento dell’imposta sostitutiva dal 21 al 26 % ha toccato il tema delle tasse sulla casa che tanto conta per Forza Italia? Sì giusto, ma vorrei precisare una questione importante: si tratta di un segmento, di un trattamento fiscale per affitti commerciali. Non è oggettivamente una tassa sulla casa. Detto ciò noi siamo comunque contrari a questa cosa, sì non è una misura fondamentale tra quelle previste in manovra , non so neanche esattamente quantificare quanto cubi in Legge di Bilancio, ma non vorremmo rinunciare a questa battaglia e quindi vogliamo che venga cambiata. Chiaramente per farlo non minacciamo comunque guerre, poniamo solo un problema e questo credo sia lecito. Per ora non anticipiamo conclusioni , credo però sia una misura che alla fine possa tranquillamente essere rivista. E agli avversari politici, alle opposizioni che in questi giorni sollevano la bagarre sulle bozze della manovra, dico: non si illudano governeremo fino al 2032 e anche oltre!”