In merito alla riforma delle pensioni (e molto altro) è intervenuto Marco Osnato. L’esponente di Fratelli d’Italia ne ha parlato in una lunga intervista che ha rilasciato al ‘Quotidiano Nazionale’
Il presidente per Fratelli d’Italia della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato, ha affrontato vari argomenti al noto giornale. In primis quello della legge di bilancio che, la premier Giorgia Meloni, ha dichiarato ufficialmente chiuso. Anche se ci sono ancora dubbi per quanto riguarda la riforma delle pensioni. Un tema in cui sta continuando ad incalzare, sempre di più, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia del segretario Antonio Tajani.
In merito a ciò il politico ha precisato: “FI è un partito della ricerca di una propria identità e collocazione dopo la scomparsa di Berlusconi. Si sta presentando come riferimento di alcuni mondi. Mi sembra più che legittimo. Stesso discorso vale anche per altre forze che possono agire in altri ambiti“.
Su questo ci tiene a precisare la posizione di Fdi: “Se il più grosso problema della legge di Bilancio è la cedolare secca vuol dire che abbiamo centrato la manovra. Non è così risolutivo per l’economia del nostro Paese. Credo che tutto ciò nasca per offrire uno stock più ampio di possibilità rispetto al canonico 4+4 per far emergere il nero. Chi affitta, in maniera legittima, con contratti brevi può ancora farlo. Non è un dramma, però, se qualcuno paga qualcosina di tasse in più e che fornisca una offerta ai bisogni più stabili delle famiglie”.
Legge di Bilancio, Osnato fa chiarezza: le ultime dal governo
Questione ‘Quota 103′: “Di questo ne parleremo più avanti quando il governo rivelerà la scelta definitiva. Sui pensionati la rivalutazione al 100% riguarda una platea molto più ampia. Stesso discorso per quella all’85% per pensioni più alte significa un grande lavoro. Anche se, ci tengo a ribadire, che di definitivo non abbiamo ancora nulla“.
Poi precisa: “Ho letto tantissime bozze. La cosa certa è che verrà presentato con certezza lo schema di bilancio. Poi ci sono gli atti conseguenti. Se stiamo a quello che si è letto mi sembra ben più lungi rispetto alle accuse di peggiorare la Fornero“. L’obiettivo del governo è che il loro programma si possa configurare in 5 anni e non solamente in 12 mesi.
Di lavoro da fare, quindi, c’è n’è ancora abbastanza. Insomma, Osnato chiarisce: “Basta ipotesi sulle misure. Sbaglia chi si aspettava ora la riforma delle pensioni“. Poi conclude: “Fino a lunedì ne possiamo ancora discutere. Bisognerà varare anche una manovra che permetta di presentarsi in modo serio anche sul piano internazionale“.