Sta facendo molto discutere la chiamata di due comici russi al premier Meloni e le sue dichiarazioni su alcune questioni di politica estera. La precisazione di Palazzo Chigi.
In queste ultime ore sta facendo il giro del web (e non solo) la chiamata di due comici russi al premier Meloni. Come riportato da Agenzia Nova, uno degli interlocutori si è spacciato per un leader africano ed è andato ad affrontare diversi temi come per esempio i corridoi del grano nel Mar Nero.
“Penso che dobbiamo discuterne e trovare una soluzione altrimenti sarà una situazione difficile da affrontare – il pensiero del presidente del Consiglio – ne ho già discusso durante il summit del G20: se permettiamo alla Russia di ricattarci potrebbe diventare sempre peggio, ma se non riusciamo a mettere la parola fine a questo problema, diventerà molto difficile in futuro uscirne”. Il primo ministro ha anche ribadito che la sua posizione è contraria ad un ritiro della Russia da questo accordo“.
Non poteva mancare un passaggio sul nazionalismo ucraino e sul retaggio lasciato dal leader Stepan Bandera: “Penso che questo sia un problema solamente di Putin. Credo che in Ucraina si stia facendo quello che si deve fare e questa è la cosa giusta“.
A poche ore dalla pubblicazione di questa telefonata, sulla vicenda e anche sulle parole del premier Meloni è intervenuto Palazzo Chigi. Nella nota è precisato che “l’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei ministri si rammarica per essere stato ingannato da un impostore, il quale si è messo in contatto telefonico con il premier“.
“L’episodio è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell’intenso impegno sviluppato in quelle ore da parte del presidente Meloni per cercare di rafforzare i rapporti con i leader africani. E proprio con loro ci sono stati degli incontri a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu svoltasi tra il 19 e il 21 settembre“, si legge ancora nella nota.