Il ministro Valditara in un’intervista al ‘Corriere della Sera’: “Il ritorno dell’antisemitismo c’è e la comunità ebraica ha espresso forte preoccupazione”.
Lo scoppio della guerra in Israele ha portato ad un ritorno dell’antisemitismo in Italia. L’ammissione è arrivata anche dal ministro Valditara in un’intervista al Corriere della Sera. “Credo che dobbiamo denunciare la recrudescenza – ha sottolineato il titolare dell’Istruzione – la comunità ebraica mi ha espresso forte preoccupazione per quanto sta succedendo nel nostro Paese“.
“E la scuola può avere gli antidoti per mettere fine a tutto questo – ha aggiunto il ministro Valditara – durante il fascismo il nostro Paese ha vissuto un periodo in cui nelle classi veniva imposto una verità di regime. Lo stesso è accaduto nei Paesi comunisti, ma ora abbiamo una scuola costituzionale, che si basa sula verità dei fatti ed educa al rispetto della persona a prescindere dalla razza, religione e nazionalità. In tutto questo il docente ha sicuramente un ruolo fondamentale“.
Valditara: “Quanto successo al Righi è sotto indagine”
In queste ultime ore sta facendo molto discutere anche la vicenda del Righi di Roma dove un professore avrebbe assegnato un tema prendendo spunto da una posizione di uno studente italo-israeliano. “Non posso dire molto su questo caso specifico – ha ammesso Valditara – è in corso un’indagine per capire meglio l’accaduto e i contenuti naturalmente sono riservati“.
“Posso assicurare che la direzione regionale del ministero si è attivata immediatamente – ha spiegato ancora il ministro – e le autorità competenti stanno facendo tutte le valutazioni del caso su quali iniziative bisogna assumere“.
Valditara: “Dalla manovra non mi aspettavo di più”
In questa intervista Valditara ha fatto anche il punto sulla situazione sui fondi della manovra destinati alla scuola: “Io al ministro Giorgetti per prima cosa avevo chiesto le risorse per i contratti e abbiamo messo sul piatto 5 miliardi per gli statali. Di questi oltre un milione andrà ai lavoratori della scuola“.
“Inoltre, abbiamo approvato in un mese il precedente contratto scaduto da anni e nel 2024 ci sarà il nuovo con ulteriori aumenti – ha aggiunto il titolare dell’Istruzione – a dicembre ci sarà un anticipo“.
