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Pallone d’oro a Messi, Bargiggia: “Immeritato e lui è stato un ‘rosicone’. Ecco chi doveva vincerlo…”

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Arianna Di Pasquale

Il fuoriclasse argentino vince l’ottavo Pallone d’oro, Bargiggia: “La premiazione rischia di diventare stantia e di sapere di vecchio”

E’ andato a Lionel Messi il Pallone d’Oro 2023, riconoscimento che il talento argentino ha vinto per l’ottava volta in carriera. La scelta però ha generato numerose polemiche; tanti infatti sono coloro che non riconoscono alla Pulce i meriti per questo premio, visto il momento professionale che il calciatore sta vivendo. L’attaccante ha infatti lasciato il Paris Saint-Germain dopo due stagioni quasi anonime per approdare all’Inter Miami di Beckham, nel mezzo però la vittoria del Mondiale e questo sembra essere stato il motivo della consegna del riconoscimento. Per commentare la votazione del Pallone d’oro è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com il giornalista e opinionista sportivo Paolo Bargiggia; l’esperto di mercato, analizza sia il premio che il momento storico che vive il calcio, al quale non tutti sembrano riuscire ad adeguarsi.

L’ottavo Pallone d’oro consegnato a Messi ha fatto discutere. Un commento?

La mia posizione è abbastanza netta e ripercorre il pensiero di Lothar Matthäus, vale a dire che a mio avviso Messi non meritava di vincere questo Pallone d’oro, lo meritava Haaland. Secondo me la filosofia che supporta queste votazioni,  visto che cambiano i tempi ed anche il calcio, andrebbe aggiornata: hanno assegnato questo premio soltanto perché Messi ha vinto il Mondiale, ma non può essere più importante rispetto alla stagione di Haaland, considerando che quest’ultimo ha vinto FA Cup, Premier, Champions League e ha fatto il record di gol. Al di là di questo aspetto, dobbiamo rinnovare la visione del calcio e l’assegnazione di questi premi: Haaland è il prototipo del giocatore moderno, che da qui in avanti, insieme a colleghi come Bellingham, potrà forse riavvicinare le giovani generazioni al calcio“.

Il giornalista ed opinionista sportivo Paolo Bargiggia – Notizie.com (Twitter)

L’argentino ad oggi detiene il record per il maggior numero di Palloni d’oro vinti…

Le sue qualità nessuno le discute, ma Messi lo considero il passato. Ad oggi è uno che è andato a svernare a Miami.  E’ stato un grandissimo, forse il più grande, però su 8 Palloni d’oro qualcuno non lo meritava. Gli ha detto bene che nel 2020 non lo hanno assegnato e in quel caso lo avrebbe meritato Lewandoski; nel 2021 in Spagna si aspettavano che lo consegnassero a Xavi e Iniesta. Io reputo la giuria, non tutta ovviamente, composta da ‘vecchi tromboni conservatori’ che mantengono lo status quo e quindi finché Messi mette gli scarpini lo continuano a premiare a prescindere. Ma uno cosa deve fare più di quello che ha fatto Haaland?“.

Il calcio sta cambiando, basta vedere l’Arabia Saudita che acquista top player dai maggiori campionati europei. Eppure quindi non tutti vanno nella stessa direzione…

Che piaccia o no, il calcio, la sua dinamica e, soprattutto, la sua geopolitica stanno mutando. Il Pallone d’oro è un premio che deve andare di pari passo con i tempi, va rinnovato, altrimenti rischia di essere stantio e di sapere di vecchio. Se si voleva premiare il giocatore più rappresentativo e incisivo dei Mondiali, bastava dirlo prima. In teoria il premio a questi livelli dovrebbe più o meno unire, ma stavolta ha diviso molto, eppure stiamo parlando di Messi, quindi significa che qualcosa stride in questa assegnazione. Se noi ci basiamo su quello che sa fare con il pallone, continuiamo a dargli il premio finché non smette. Il Mondiale può essere una buona scusa, o meglio, ragione, ma ne è passata di acqua sotto ai ponti da quella vittoria. Anche perché la vedo dura che possa vincere il Monidale Haaland; è un gioco di squadra, fosse stato tennis avremmo potuto scommettere su di lui. A me in generale queste premiazioni sanno di pomposo e di vecchio, però ho visto che le critiche sono state diffuse e convergenti. Nota a margine: mi pare che Messi abbia fatto anche una gaffe, perché ritirando il premio ha ringraziato tutti tranne il Paris Saint-Germain, dove chiaramente non ha lasciato un buon ricordo. Così facendo è stato ‘rosicone’. In un contesto di ‘parrucconi’, dove tutto è formale e tuti hanno lo smoking che ti costa, ringraziare pure il PSG?.

Paolo Bargiggia commenta l’ottavo Pallone d’oro consegnato a Lionel Messi – Notizie.com (Instagra)

Finita l’era Messi-Cristiano Ronaldo, ora chi saranno i loro successori?

Haaland, Mbappé soprattutto se andrà al Real Madrid e Bellingham. Vedo questi tre in assoluto come dominatori di oggi, sono davanti a tutti, all’orizzonte non c’è altro; stiamo parlando di un 2000 (Haaland), un 2003 (Bellingham) e un ’98 (Mbappé). Non fissiamoci solo su Halland, poi chiaramente conteranno le competizioni, ma come valore assoluto sono tutti e tre di un livello superiore rispetto agli altri, al di là dei gusti personali. Haaland e Mbappè sono più realizzatori, Bellingham sta segnando tanto ma non è una prima punta. Sono loro i nomi del momento, e del futuro, archiviati gli anni di Messi, Cristiano Ronaldo, Modric e di giocatori del calibro di Lewandowski che purtroppo non è mai riuscito a vincere il Pallone d’Oro e ora sta andando in là con l’età. La cosa più triste è che dal 2007 non vince un Pallone d’oro un calciatore del campionato italiano: in quell’anno lo diedero a Kakà, negli anni ’80-’90 ci sono stati molti nomi importanti, ora è cambiata la geopolitica del calcio e noi stiamo a guardare“.

Il calcio italiano quindi ha perso decisamente in quanto a fascino e ad appeal…

Sul Pallone d’oro direi che ne abbiamo zero. Non abbiamo partecipato ai Mondiali per due volte, in Europa non vinciamo. L’ultima Champions vinta è quello dell’Inter nel 2010. Poi c’è stata la Conference che non mi sembra una competizione che possa accendere i riflettori sul Pallone d’oro, non illumina il palcoscenico di Parigi“.

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Arianna Di Pasquale