In una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” è intervenuta la ministra dell’Università e per la Ricerca, Anna Maria Bernini. Tanti i temi affrontanti da lei
Arrivano novità importantissime per quanto riguarda gli studenti del nostro Paese. Ad annunciarle ci ha pensato direttamente Anna Maria Bernini. L’attuale ministra dell’Università e per la Ricerca ne ha parlato a ‘La Stampa‘. A quanto pare, con l’arrivo della nuova manovra (che tanto sta scatenando polemiche e critiche da parte dell’opposizione) sono in arrivo soldi da investire in questo settore. Tanto è vero che si parla di una cifra che si avvicina ai 150 milioni di euro. Un grande passo in avanti quello che sta per compiere il governo.
Queste sono alcune delle sue parole: “Abbiamo incrementato il fondo per l’edilizia universitaria con questa importante cifra. Si tratta di un chiaro segnale da parte del governo che crede fortemente nel diritto allo studio“. In questi ultimi mesi, però, non si sono assolutamente fatte attendere le critiche. Anche da parte degli stessi studenti che non condividevano affatto alcuni movimenti e pensieri da parte del governo.
In merito a ciò la Bernini ha risposto in questo modo: “Ascolto gli studenti ed, allo stesso tempo, sono pronta ad incontrarli ancora se necessario“. Un altro tema affrontato è quello relativo all’aumento delle tasse sugli affitti. Su questo ha ribadito: “La casa non si tocca. Abbiamo raggiunto un buon compromesso su questo“.
Le novità, a quanto pare, non sono affatto finite qui. A quanto pare il governo ha realizzato ben 8.500 nuovi posti letto in più in un solo anno. Un dato assolutamente da non sottovalutare: “Se pensiamo che negli ultimi 20 di anni ne sono stati realizzati solo 40mila si tratta di un qualcosa di straordinario. In questo momento siamo concentrati sul target relativo al Piano nazionale di resilienza e ripresa”.
Un altro degli obiettivi prefissati non può che essere quello relativo alla creazione di 60mila nuovi posti entro il 2026. “Si tratta di un obiettivo ambizioso e noi dobbiamo operare nella realtà dei fatti”. Poi ha continuato dicendo: “Abbiamo alzato la soglia del reddito per l’accesso alle borse di studio. Adesso le Regioni devono fare decisamente di più. Impossibile fermare la fuga dei cervelli da parte degli studenti“.