Violenza sessuale nei conflitti, in Germania diventa reato universale e crimine di guerra

Nei giorni scorsi il governo tedesco ha portato avanti e alla fine approvato all’unanimità un disegno di legge importante

Una legge contro la violenza sessuale nei conflitti armati. Una legge che determini il reato a livello universale in modo che chi si macchia di questo efferato atto di violenza paghi in maniera indiscriminata in qualsiasi parte del mondo si trovi. A decidere che deve essere così da adesso e per sempre è stato il Governo tedesco che ha approvato un disegno di legge che considererà la violenza sessuale nei conflitti armati un crimine di guerra contro l’umanità. E probabilmente, questa legge verrà anche ripresa a livello europeo e si farà in modo che anche la Comunità Europea la faccia propria.

La violenza
Shani Louk, la ragazza di nazionalità tedesca e di religione ebraica uccisa e forse violentata da Hamas (Twitter Notizie.com)

Si tratta di una misura determinata che darà la possibilità ai tribunali tedeschi di perseguire questi crimini, applicando la giurisdizione universale anche per casi avvenuti all’estero. Questo è stato dettato da quello che sta avvenendo da più di un anno in Ucraina con il conflitto con la Russia, ma anche per quello che sta succedendo tra Israele e Hamas e il caso della cittadina israelo-tedesca Shani Louk ne è la dimostrazione più lampante.

“La violenza sessuale nei conflitti armati è usata come arma tattica”

La guerra
I carri armati e l’avanzata dell’esercito di Israele verso Gaza (Ansa Notizie.com)

La normativa tedesca è stata fatta, anche per via della crescente preoccupazione che c’è per la violazione dei diritti umani in tutti i conflitti, soprattutto per quello che è successo in Ucraina ma anche negli Stati Palestinesi. Questo consentirà alla Germania di indagare e portare avanti la propria giurisdizione su crimini commessi all’estero in base al principio della “giurisdizione universale”.

La violenza sessuale, soprattutto contro le donne, è stata a lungo utilizzata nei conflitti mondiali dai terroristi, sistematicamente nei conflitti armati e come arma tattica”, le par0le di Lisa Paus, il ministro tedesco per la famiglia. E lei non si dà per vinta anzi avanza nella sua battaglia considerato che si vogliono rafforzare “i diritti delle vittime di questo orribile crimine dando loro l’opportunità di prendere parte attiva al processo penale” come co-querelanti, ha detto Paus.

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