L’ex consigliere personale di Rabin e Shamir racconta un retroscena che se fosse vero sarebbe molto grave
E’ stato per anni consigliere dell’antiterrorismo di Yitzhak Shamir e di Yitzhak Rabin, ma anche capo dell’amministrazione civile dei territori palestinesi e quanto è successo il 7 ottobre, Yigal Carmon, non riesce ad accettarlo. “C’erano tutti i segni per capire che Hamas stava preparando un attacco, ma Netanyahu non ha voluto ascoltare e accettarlo…”, dice Carmon al Cor Sera. E’ un ex dirigente israelita, nato in Romania 77 anni fa e per è la seconda volta che ha avuto il sentore di un allarme che poi si è verificato tale.
Nel 1973 Carmon era un giovane capitano nelle unità di raccolta di informazioni dell’esercito di Israele lui, ma anche i suoi comandanti videro i preparativi di un attacco, ma sia lui che i suoi superiori non furono ascoltati. Allarmi caduti nel vuoto: “Perché Bibi pensava di essersi comprato la tranquillità, credeva che Hamas non avrebbe avuto motivo di attaccare. In questo c’è stata una vera e propria complicità del governo di Israele: ha rifiutato di credere all’evidenza che si stava preparando un attacco“.
Netanyahu, secondo Carmon, era fiducioso che non sarebbe accaduto nulla e secondo l’ex consigliere ha sbagliato di grosso. Il suo più grande errore: “La sua idea da almeno dieci anni era di lasciare che i vertici di Hamas ricevessero denaro dal Qatar e si arricchissero o almeno si concentrassero sul dominio di Gaza. Netanyahu aveva dato chiare indicazioni di non ostacolare il flusso di fondi del Qatar a Gaza e poi, apertamente, a Hamas stessa. Lo ha dichiarato lui stesso in incontri di partito. Il premier aveva persino fatto dire da Herzi Halevi quando era a capo del comando Sud dell’esercito israeliano”
L’attacco di Yigal Carmon è pesante e fa capire che in patria tanti la pensano come lui, e le proteste che si sono succedute da agosto per settimane ne sono la dimostrazione: “Bibi si è lasciato ingannare. C’erano tutti i segni che Hamas stava preparando un attacco e che lo stava mettendo fuori strada. È lui che non ha voluto capire“.