Quando l’emergenza maltempo sarà rientrata ci saranno questioni da approfondire. “Nella giornata di ieri, l’allerta meteo è passata velocemente da un’intensità bassa a una massima. Ci sarà da capire se le casse di espansione che dovevano essere aperte, siano state aperte tempestivamente. E andranno valutate altre questioni sulla tenuta del territorio, ma in una fase successiva”.
A Notizie.com, il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti espone un dubbio sulla gestione delle criticità dell’emergenza meteo, che andrà valutato dopo la conta dei danni: “Nell’immediato prendiamo atto che il governo, a distanza di poche ore da questi fatti, ha già dichiarato lo stato di emergenza, mettendo a disposizione un primo stanziamento di cinque milioni di euro per la somma urgenza. È un segnale importante di attenzione”.
In Toscana sono morte cinque persone, ma non è escluso che il bilancio possa aumentare con il passare delle ore. E se da un lato la causa è il cambiamento climatico, dall’altro c’è una responsabilità politica. “Di certo il modificarsi di questi eventi, che rispetto al passato assumono la connotazione di nubifragi, non va sottovalutato. Ma questo non deve essere la foglia di fico dietro cui nascondersi. Gli accordi di programma per gli interventi necessari sul dissesto idrogeologico risalgono ai primi anni Duemila e alcuni agli anni Novanta. Se andiamo a vedere questi accordi ci rendiamo conto che abbiamo speso meno di quanto previsto a causa della lentezza della burocrazia o magari del definanziamento degli accordi di programma. In questo modo il Paese ha accumulato un forte ritardo”, dichiara Barabotti.
E non solo. “L’antropizzazione ha portato le città a cambiare forma e l’edificazione a una maggiore impermeabilizzazione del territorio. Tutte le Regioni hanno più o meno norme che impediscono nuove costruzioni in aree che non siano già urbanizzate. Però di fatto in questi anni il volte delle città è cambiato. L0edificazione ha cambiato anche il grado di permeabilità del territorio. Le zone rurali sono abbandonate e gli agricoltori non si prendono più cura del territorio come un tempo perché ci sono norme sempre più restrittive per la pulizia dei fiumi e la regimazione dei piccoli torrenti. Quindi, di fronte a tutte queste novità, gli accordi di programma sul dissesto idrogeologico non sono stati realizzati appieno. Per cui, il cambiamento climatico esiste, ma ci sono anche responsabilità politiche a tutti i livelli, perpetratesi negli anni”.
Barabotti racconta di cittadini “che stanno spalando fango dalle loro case e negozi. Intere zone sono in blackout perché la corrente non arriva e centinaia di dipendenti Enel stanno provando a intervenire dove possibile per ripristinarla. C’è una richiesta che arriva da diversi territori alla Protezione civile nazionale per aver idrovore tali da consentire di svuotare cantine, ospedali”.
Gli ospedali di Pontedera e Prato sono finiti sott’acqua e interi reparti sono stati chiusi. Le previsioni meteo di questa sera, venerdì 3 ottobre, annunciano un ritorno della pioggia: “La piena attesa dell’Arno su Firenze è passata senza grosse criticità. Anche a Pisa la situazione è monitorata. Si aspetta di capire cosa succederà in serata, quando le previsioni danno una possibile riacutizzazione dei fenomeni piovosi”.