Vittime, allagamenti, danni ingenti. Il maltempo ferisce ancora duramente l’Italia in queste ore, soprattutto in Toscana dove si contano almeno 4 persone disperse. A Notizie.com il racconto di Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino, responsabile della Protezione Civile di ANCI e della Citta Metropolitana
Sono quattro le persone disperse per il momento in Toscana a causa del maltempo. Tre sono state segnalate dalla Protezione Civile della Città metropolitana di Firenze: due a Vinci e uno a Campi Bisenzio. Una quarta persona dispersa viene segnalata dai carabinieri sempre nel Fiorentino, ancora a Campi Bisenzio, la zona dove si registrano le criticità maggiori.
Oltre mille gli interventi di soccorso a Campi Bisenzio, Cerreto Guidi, Carmignano, Prato, Montemurlo, Quarrata, province di Pisa e Livorno. A renderlo noto il governatore toscano Eugenio Giani, che spiega inoltre, “sono in corso interventi sulle circa 40.000 utenze ancora senza corrente anche con gruppi elettrogeni”. Riguardo agli ospedali allagati “risolti i problemi di accesso all’ospedale di Pontedera, in via di risoluzione all’ospedale di Borgo San Lorenzo e al Pronto Soccorso di Prato” La piena dell’Arno è attesa a Firenze dopo le ore 12 “con un colmo di piena a cavallo del primo livello di guardia”.
Nella concitazione estrema di questi momenti e anche nella grande difficoltà di monitorare le fasi più critiche per persone e luoghi, Notizie.com è riuscita a parlare per qualche minuto al telefono con Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino, responsabile della Protezione Civile di ANCI e della Citta Metropolitana. Questa la testimonianza che abbiamo raccolto.
“Mentre parlo con lei sono nella zona dell’Empolese-Valdese, dove la situazione è estremamente complessa. Le piogge sono state violente ed estremamente abbondanti, le definirei imponenti e distribuite su un ampio territorio, motivo per il quale anche la Protezione Civile che è abituata a dare nell’immediato risposte veloci ed adeguate, deve pensare a distribuire le stesse risorse in larga scala. Il momento più duro è stato quello immediatamente successivo all’evento estremo di ieri, ma siamo preoccupati perchè nelle prossime ore non si prevede nulla di buono. Nel senso che potrebbe riverificarsi qualcosa di simile, ma magari meno esteso in termini di ore. Vediamo…stiamo monitorando! Come sapete purtroppo ci sono stati anche decessi, qui nella zona che sto visitando ci sono scantinati e sedi stradali allagate; diversi nuclei familiari sono stati evacuati dalle loro abitazioni. Chi ha trovato rifugio da parenti, chi negli hotel della zona. Io mi trovo precisamente nel comune di Cerreto Guidi, dove tutto è allagato”.
Il racconto del sindaco, che parla in qualità di esponente della Protezione Civile è fermo, lucido, preciso. Nulla è lasciato al caso e alla approssimazione. “La criticità è stata dovuta dall’esondazione del torrente Vincio. Qui nel 2014 un altro evento con venti sopra i 120 km orari mise in difficoltà gli abitanti di queste zone. Ieri le persone sono salite ai piani alti, e sono state poi soccorse dai sommozzatori dei vigili del fuoco. In molte abitazioni manca l’elettricità, ma si sta lavorando per il ripristino delle utenze. Tutto questo ci deve far riflettere su quanto sia impattante il cambiamento climatico. Solo pochi anni fa, sarebbe stato impensabile vivere tali momenti. Fenomeni questi, che nella loro straordinarietà, diventano ordinari. Ovviamente in tutto il territorio le scuole sono chiuse. Attenzione massima a Campi Bisenzio, Prato, Carmignano. La provincia interessa 170 mila abitanti, 5 sono stati i comuni più danneggiati sino ad ora dal maltempo. Quindi 90 mila persone vivono ore di drammaticità e difficoltà. Mi permetto di insistere su due cose: la preoccupazione relativa alle prossime ore e la forte raccomandazione a tutti i cittadini”.
Qui le parole del sindaco diventano più severe, “Anche chi non è direttamente interessato dall’esondazione, deve comportarsi da cittadino modello. Seguire gli avvisi della Protezione Civile, informarsi sulle previsioni delle prossime ore. Non si può pensare in questo momento di condurre tutti una vita come se si fosse davanti ad una giornata di sole. E poi…mi preme dire un’ultima cosa. Sono circolati audio fake, sulla possibilità di un’ondata preoccupante dell’Arno. Attendiamo la piena, ma la monitoriamo senza una preoccupazione allarmante. Agli Uffizi dovrebbe arrivare a 3 metri”.