Clemente Mastella in un’intervista a ‘La Nazione’ boccia il premierato: “In passato abbiamo salvato il Paese. E poi queste riforme non portano mai bene”.
E’ un Clemente Mastella contro il premierato. Il sindaco di Benevento in un’intervista a La Nazione conferma il proprio no a parte della riforma costituzionale che si appresta ad approvare il governo: “Partiamo dal fatto che provvedimenti simili non sono mai andati a buon fine, ma poi vorrei ricordare che con i governi tecnici nati dai ribaltoni abbiamo salvato il Paese“.
“Inoltre, chi parla di malcostume offende i Padri costituenti del nostro Paese – aggiunge Mastella – voglio sottolineare che gente che passava per strada, ma uomini e donne di altissima caratura. Sono stati loro a decidere di consentire ai parlamentari una funzione democratica e decidere tramite coscienza per il bene sia dell’Italia che degli elettori“.
Se sul premierato Mastella esprime i suoi dubbi, sulla cancellazione dei senatori a vita il sindaco di Benevento si dice assolutamente d’accordo: “Già in passato ho proposto una modifica. Chiedevo che queste persone entrassero a Palazzo Madama per portare il contributo, ma non per votare“.
“Io, quindi, proponevo per loro una attività di moral suasion – aggiunge Mastella – perché con il loro voto molte volte interferiscono con la maggioranza scelta dagli italiani“.
Per Mastella con il premierato “i governi cadranno di più e vi spiego perché. I parlamentari sono pronti a diventare meri esecutori del volere del partito. Cosa significa? Se magari in un provvedimento non viene inserita la norma che piace si potrebbe far cadere il governo e la maggioranza non potrà più rispondergli“.
E sulla sua assenza in Parlamento il sindaco di Benevento dice: “Questa politica nazionale di oggi non mi manca. Per esempio, non è possibile non presentare emendamenti alla manovra. Ai miei tempi i presidenti di Camera e Senato non l’avrebbero permesso. Resto qui, a fare politica vera a contatto con i cittadini“.