In una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto l’ex ministro degli Esteri della Germania, Joschka Fischer
Una situazione drammatica. Sia per quanto quello che si sta verificando in Ucraina che in Medio Oriente tra Israele ed Hamas. Con il passare dei giorni aumenta, inesorabilmente, il numero delle vittime di questi conflitti che continuano ad andare avanti. Il rischio che questa guerra possa continuare e che possa estendersi è molto grande. Di questo, e molto altro ancora, ne ha parlato Joschka Fischer. L’ex ministro degli Esteri tedesco ne ha discusso in una chiacchierata con il ‘Corriere della Sera’ dove ha voluto esprimere un proprio pensiero.
L’ex politico, a quanto pare, la vede fin troppo tragica. Tanto da fare un esempio pratico come è accaduto più di 100 anni fa. Precisamente nel 1914. All’inizio della prima Guerra Mondiale. Per lo stesso Fischer si sta quasi per arrivare a quei livelli. “Siamo ad un passo dal conflitto mondiale“. Una frase sintetica, ma che ha mille significati. Queste sono alcune delle sue parole: “E’ difficile non pensare al 1914, quando gli eventi presero una dinamica incontrollabile fino ad arrivare al primo conflitto mondiale“.
Non tende a nascondere grande preoccupazione e pessimismo su quanto sta accadendo in Ucraina ed in Medio Oriente. La guerra scatenata da Putin è solamente la prima tessera di un domino, pronto a mettere in crisi la pax americana post-1945. Per Fischer c’è un impressionante “parallelo” in merito a quanto sta accadendo sia in Ucraina che a Gaza: “Entrambe si trovano al centro di una lotta esistenziale per la sopravvivenza di uno Stato nazionale“.
In merito a quanto sta accadendo nella Striscia l’ex ministro tedesco è convinto che anche l’Iran abbia avuto un ruolo tecnologico importante. C’è preoccupazione anche per il ruolo della Cina che continua a stare al fianco della Russia. Non una buona notizia per lo stesso Occidente che non gradisce affatto tutto ciò. Ed è per questo motivo che Fischer chiede un grande sforzo. Tanto da proporre un nuovo appello: “Servono sforzi diplomatici titanici“.
In conclusione ha ribadito: “Quello che stiamo assistendo oggi è solamente uno scampolo di un mondo senza ordine. Lodo la leadership del presidente americano, Joe Biden. Mi chiedo ancora cosa sarebbe successo se non ci fosse stato lui“.