Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Il Mattino”
Ci sono delle novità importanti dal mondo della cultura del nostro Paese. Ad annunciarle ci ha pensato direttamente Gennaro Sangiuliano. L’attuale ministro della Cultura ne ha parlato in una lunga intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Mattino“. Nel corso della stessa ha annunciato la conferenza Unesco dove la “sua” Napoli (nato proprio nel capoluogo campano) è pronta a diventare la vetrina internazionale sia dal punto di vista della cultura che per quanto riguarda il turismo.
La Conferenza Unesco, a quanto pare, è pronta a portare a Napoli ben 194 Stati membri. Si tratta, senza ombra di dubbio, di un risultato straordinario fa sapere il ministro. E’ una grande occasione per la città. Una idea fortemente voluta non solamente da lui, ma anche dal vicepremier Antonio Tajani. Ci sono già delle prime ed importanti novità: a partire da lunedì 6 novembre avrà un incontro con il sindaco Gaetano Manfredi dove verrà aperto il cantiere di Palazzo Fuga, in piazza Carlo III.
Senza dimenticare anche che si sta completando il restauro dei Girolamini, fino ad arrivare alla villa Floridiana. Alla domanda su quali tematiche sono pronti a puntare la risposta non si è fatta attendere: “In quei tre giorni il nostro Paese porrà al centro dell’agenda Unesco nuove questioni. In primis il sovraffollamento di alcuni luoghi turistici con necessità di regolare i flussi dei visitatori“.
Sull’Over Tourism precisa: “E’ un fenomeno che va studiato con molta attenzione. Bisogna ragionare per poter trovare delle soluzioni globali. Non affligge solo le nostre città, ma noi stiamo già lavorando per poter portare dei flussi del turismo in alcune località meno note e ricche”. Sempre su Napoli ha ribadito: “La città è pronta per ospitare un evento mondiale. Senza dimenticare che qui ci sono hotel di qualità ed anche luoghi di richiamo”.
Poi dal punto di vista politico precisa: “Il nostro obiettivo è quello di ottenere, già a partire dalla prossima manovra di bilancio, le risorse per tutelare i beni culturali in modo preventivo“. Sui musei italiani aggiunge: “Sono cresciuti in maniera importante. Soprattutto dal punto di vista del credito dei nostri esperti che sono richiesti in tutto il mondo“.