“Mitigazione e adattamento”. Dovrebbero essere queste le risposte dell’uomo al cambiamento climatico in corso, che causa eventi meteo avversi sempre più frequenti ed estremi.
Il modo lo “dovranno decidere il governo e la Protezione civile”, come dichiara Mattia Gussoni de IlMeteo.it a Notizie.com, perché “noi ci limitiamo a fare le previsioni del tempo”.
Il bilancio dei morti in Toscana dopo il nubifragio, sale a sette e mentre si spala il fango si contano ingenti danni alle case e alle attività commerciali. “I venti hanno toccato raffiche di oltre 100-120 chilometri orari. Abbiamo registrato precipitazioni molto abbondanti di circa 2-300 millimetri in cinque ore. Per capisci, è il quantitativo di pioggia che di solito cade in tutta la stagione autunnale”.
Cambiamento climatico e mitigazione
La causa di quest’ultima tragedia è l’ineluttabile cambiamento climatico in corso che non può essere fermato ma almeno rallentato. “Ci sono due filoni da seguire”, spiega Gussoni. Il primo è la mitigazione: “Vuol dire cercare di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera, che sono quelle che aumentano la temperatura, quindi rispettare gli accordi internazionali presi e provare a limitare i danni in futuro”.
L’adattamento agli eventi estremi
Il secondo filone invece è l’adattamento agli eventi meteo estremi: “Iniziamo a conoscerli, dobbiamo adeguarci e capire come difenderci. Dal punto di vista della previsione, sapevamo che sarebbe arrivata una forte perturbazione con precipitazioni localmente pericolose. E bisogna iniziare a mettere a posto il territorio. L’Italia è molto fragile dal punto di vista anche morfologico: si trova in mezzo al Mediterraneo, incastrata tra l’equatore e il Polo Nord, ha due catene montuose e pianure, è un territorio molto variegato. Quindi sappiamo che nel nostro Paese avvengono eventi estremi”.
Quello che è accaduto in Toscana non è l’ultima tragedia causata dal maltempo che ci aspetta: “Questi eventi rientrano nei cambiamenti climatici in atto. Anche in futuro avremo sempre più a che fare con situazioni simili, localizzate e intense, in grado di scatenare nubifragi e piogge torrenziali in pochissime ore”.
La causa principale è l’aumento delle temperature: “Con temperature sempre più elevate abbiamo in gioco sempre maggiore energia potenziale. Col caldo aumenta l’evaporazione dal mar Mediterraneo, che è il carburante necessario per lo sviluppo di cellule temporalesche sempre più forti. Quindi è una doppia faccia del cambiamento climatico: all’aumentare del caldo, stiamo pagando il prezzo opposto con le precipitazioni”, spiega Gussoni.
Nuovi nubifragi in arrivo in Toscana e nel Nord Est
Ma cosa ci aspetta nelle prossime ore? “Dopo una brevissima pausa, già questo pomeriggio e nella sera-notte, arriverà un nuovo ciclone in discesa dal Nord Atlantico. Quindi potrebbero arrivare altre precipitazioni molto intense prima sulle regioni del Nord con nevicate in montagna oltre i mille metri di quota, poi su tutte le regioni del Centro, in particolare ancora una volta sul lato tirrenico, quindi in Toscana e in Lazio”.
Gussoni annuncia possibili “nuovi nubifragi in Toscana e sul Nord Est, in particolare tra Veneto e Friuli. Speriamo di non raggiungere lo stesso grado di rischio. Ma ci sono tutte le potenzialità”. La situazione però migliorerà, “in tutta Italia, molto probabilmente già dalla seconda parte di domani”.