Il premierato “non sminuisce e non toglie potere alla figura del capo dello Stato, ma con una serie di interventi sulla Costituzione consentirà una maggiore solidità istituzionale, del presidente del Consiglio e della legislatura”.
Così, ai nostri microfoni il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, nella Commissione affari costituzionali, sull’elezione diretta del presidente del Consiglio. “Credo che sia una riforma sentita dai cittadini e il motivo per cui hanno votato il centrodestra. Penso che oggi ci sia una grande sfiducia nei confronti della politica e una parte degli elettori ritiene inutile votare perché troppe volte il voto è stato vanificato perché si sono trovati governati da altri”.
La proposta del premierato è pronta per l’iter parlamentare e le opposizioni annunciano barricate perché considerano questa riforma “pericolosa” perché toglie potere al presidente della Repubblica e “scritta male”. “Nell’iter parlamentare mi aspetto modifiche che miglioreranno la nostra proposta. L’importante è non cambiare il principio generale che è l’elezione diretta del premier, evitare ribaltoni e legislature brevi che danneggiano l’economia del Paese. Questa è la promessa elettorale che abbiamo fatto e che intendiamo mantenere”.
Senatore Lisei, le opposizioni bocciano la riforma, innanzitutto perché ritengono che indebolisca il presidente della Repubblica.
“Questo testo presentato è frutto del dialogo con le opposizioni. Negli intenti iniziali di Fratelli d’Italia e in generale della maggioranza di governo, la volontà era procedere con l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Durante i colloqui con le opposizioni però, ci è stato detto: “Tutto, ma non l’elezione diretta del capo dello Stato”. Quindi siamo andati incontro alle richieste delle opposizioni per cercare di fare una proposta che quantomeno non fosse di rottura con le loro richieste. E si è optato per un rafforzamento del sistema maggioritario e del presidente del Consiglio. Ecco perché oggi parliamo di premierato. Lo scopo di questa maggioranza è evitare ciò che è accaduto in passato con cambi di governo repentini e continui durante la legislatura e anche rafforzare la volontà popolare”;
Ma eleggere il presidente della Repubblica non è la stessa cosa che eleggere il premier.
“Certo che non è la stessa cosa. Ma questa è una proposta di mediazione rispetto a quello che ha sollevato l’opposizione. Chiaramente il nostro intento principale è rafforzare la stabilità e la continuità del governo e si è ritenuto di farlo senza andare in scontro totale con le opposizioni con la proposta di mediazione, cioè l’indicazione diretta del presidente del Consiglio”;
Molti costituzionalisti ritengono che con questa riforma i poteri del premier vengono rafforzati solo in apparenza. Nei fatti però, sarebbe debole nell’esercizio delle sue funzioni.
“Nel momento in cui gli italiani scelgono il presidente del Consiglio, è rafforzato dalla volontà degli elettori. Restiamo in una Repubblica parlamentare con una maggioranza solida, perché prevediamo anche un premio di maggioranza, che consentirà di avere una maggiore solidità nel Parlamento”;
Crede che il ribaltone garantisca stabilità e governabilità?
“Può accadere che un premier venga sfiduciato, ma questa norma ha delle possibilità straordinarie. La garanzia che ci sia continuità è garantita dal fatto che il nuovo premier sia individuato nella maggioranza eletta in Parlamento, proprio per portare avanti il programma elettorale. Questo appartiene e resta all’interno del bilanciamento dei poteri tra Parlamento, presidente del Consiglio e della Repubblica”;
Cambierà il ruolo del Parlamento?
“Per il Parlamento non cambia niente. Ci sarà una maggioranza più solida grazie all’introduzione del premio di maggioranza”;
Cosa si aspetta dalle opposizioni nell’iter parlamentare?
“Mi aspetto un lavoro serio e approfondito sul testo per cercare di migliorarlo col contributo di tutti. Sta succedendo esattamente questo con altre riforme come l’autonomia differenziata, che ormai è all’oggetto della prima Commissione del Senato (Affari costituzionali ndr.) nella quale le opposizioni, seppur in maniera molto critica, hanno portato una serie di osservazioni. Una parte di queste sono state tradotte in emendamenti che hanno migliorato il testo iniziale. Questo atteggiamento fa parte della serietà con cui le forze politiche devono affrontare i provvedimenti che arrivano. Quindi sono fiducioso che ci sia un lavoro serio da parte di tutti e non un’opposizione ostruzionistica e pregiudiziale perché credo che questo porterà a un miglioramento complessivo della vita degli italiani”.