La famosa scrittrice e regista, sopravvissuta ad Auschwitz, rivede le sue posizioni sull’accoglienza e lo dice apertamente
“Mi spiace, non possiamo accogliere i migranti che odiano gli ebrei, ho cambiato idea dopo il massacro dei bambini a Kfar Aza…“. A parlare così è Edith Bruck, 92 anni, ma mente e testa lucida, scrittrice, poetessa e regista, sopravvissuta ad Auschwitz che al CorSera si sfoga su quello che sta accadendo in Israele e spiega il suo dietrofront sull’accogliere tutti senza problemi. “Per anni, in Italia, abbiamo accolto tutti coloro che arrivavano dal mare. Io stessa dicevo: poveretti, dobbiamo aiutarli. Ma adesso è molto diverso”.
La motivazione non semplice da spiegare per chi conosce bene la Bruck, ma lei stavolta non ci passa sopra ed è quasi radicale nel suo pensiero: “Perché l’antisemitismo sta attraversando la Palestina e l’intero mondo arabo. Sono totalmente avvelenati non solo contro Israele ma contro tutti gli ebrei. Hanno imparato e copiato dal nazismo le espressioni più atroci. Dicono: stermineremo tutti gli ebrei, li annienteremo fino all’ultimo. Sono le stesse frasi, esprimono la stessa volontà. Quindi stiamo accogliendo i nostri stessi nemici in casa. Ma vediamo cosa è accaduto in Francia? Quasi otto milioni di immigrati e sono loro i più antisemiti di tutti“.
Pensare che la scrittrice è sempre stata una in prima linea sull’immigrazione e sull’accogliere sempre tutto e tutti, ma qualcosa in lei è stato stravolto: “Non avevo alcun pregiudizio, ho sempre difeso i più deboli, chi fuggiva dalla fame e dalla guerra. Mi sono sempre schierata dalla loro parte. Però ora tutto è cambiato. Io stessa sono cambiata. Sì, sono cambiata. Quelle atroci immagini delle teste di bambini decapitati usate per giocare a calcio sono le stesse di Auschwitz. E ora, in mezzo a chi arriva, è facile immaginare che ci siano terroristi, militanti antisemiti. Davvero non so come si possa fare, difficile selezionare chi arriva. Ma far entrare tutti, ora, è assurdo“.
Un dietrofront che fa ragionare Bruck, anche perché sono posizioni molto simili a quelle di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, personaggi che lei ha sempre contestato, ma non stavolta: “Non avrei mai voluto dovermi augurare che Salvini sostenesse così le posizioni di Israele, parlando di modello di democrazia, l’unico in quell’area. E così fa Meloni. Dobbiamo ringraziarli per come difendono Israele: il mondo si è capovolto. Noi prima ce l’avevamo con loro due per come la pensavano sull’immigrazione. Oggi per me non è più così. Una certa sinistra per troppi anni è stata cieca, ha difeso le posizioni palestinesi come se fossero tutti santi. E quale è il risultato? Ci ritroviamo in casa veri e propri fascisti, neonazisti. Ma lo vedono cosa è accaduto ad Azzate, vicino Varese? Nel nome di Hamas c’è chi parla di svastica, di fascio littorio, di odio per gli ebrei e per Israele. L’ondata di antisemitismo sta attraversando l’Italia, anche l’Europa, si registra in tante parti del mondo. E poi la disumanità di Hamas mi ha riportato alla mente un’altra cosa…