“Autonomia e Riforme costituzionali, sono due facce della stessa medaglia. Danno stabilità al Paese”. Lo ha dichiarato a Notizie.com Stefano Candiani deputato della Lega
Quando chiamiamo al telefono Stefano Candiani, deputato tra i più apprezzati e conosciuti della Lega, è quasi ora di pranzo di una domenica messa a dura a prova dal maltempo che imperversa su buona parte dell’Italia ormai da diversi giorni.
Insieme al parlamentare leghista parliamo di Riforme costituzionali, di premierato, di critiche mosse da buona parte delle opposizioni come anche da giuristi e noti costituzionalisti. Fa riflettere in questa chiave infatti, l’intervista rilasciata stamani alla Stampa da Sabino Cassese. Nel Frattempo Schlein, segretaria dem è tornata a definire la medesima riforma “pasticciata e pericolosa”. Critiche aspre sono arrivate anche dal segretario di Sinistra Italia Nicola Fratoianni e dal coportavoce di Europa Verde Angelo Bonelli. Soltanto ieri, sempre ai nostri microfoni il deputato di AVS aveva detto del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “Sogna di diventare Imperatrice”.
Premierato, Candiani (Lega) a Notizie.com: “Con Autonomia due facce della stessa medaglia. Danno stabilità al Paese”
Allora ecco come la pensa, nell’intervista che riportiamo, proprio l’onorevole Stefano Candiani.
Onorevole Candiani, le chiedo subito: anche per voi della Lega, la Riforma costituzionale col premierato è la madre di tutte le riforme come ha detto il premier Meloni durante la conferenza stampa di presentazione post Cdm?
“E’ una riforma importante. Mutuando dall’ esperienza trentennale dell’ elezione diretta del sindaco, gli italiani hanno infatti detto e dimostrato in più occasioni che non vogliono maggioranze raffazzonate, messe insieme attorno ad un tavolo e in discordanza rispetto all’espressione del voto nelle urne. Quindi in questo senso è sì la madre di tutte le riforme”.
Riforma che sta subendo, prima ancora che venga avviato l’iter in Parlamento, critiche di buona parte dell’opposizione, come di giuristi e costituzionalisti illustri. Stamattina su la Stampa si è espresso anche Sabino Cassese…
“Le critiche sono bene accette se vanno, come quella di Cassese, nella direzione dell’aggiustamento e della qualificazione della proposta. Non stiamo parlando solo di un decreto Legge, ma di una riforma costituzionale, che quindi occuperà ragionevolmente i prossimi 12-18 mesi con il doppio passaggio parlamentare. Due volte alla Camera, due volte al Senato. Le critiche che arrivano da Pd sono avulse rispetto al merito e al contenuto, e danno l’idea di chi vuole solo il mantenimento di uno status quo. La lamentela del trasformismo è cosa nota, poi quando si deve modificare qualcosa se lo fanno loro bene, se arriva dal campo del centrodestra è una proposta che lede la costituzione…Che toglie democrazia…. E poi si parla di dittatura, manca solo la storia del fascismo. Critiche mosse insomma in funzione di ostruzione e di ostacolo, senza voler partecipare realmente al dibattito. Poi aggiungo, Ci sarà referendum? Se ci sarà referendum si farà senza problemi”.
Tra le opposizioni spicca il parere diverso e più allineato a quello del centrodestra, di Italia Viva che potrebbe votare sì alla Riforma in Parlamento. Cosa che rafforzerebbe ulteriormente una maggioranza già corposa e compatta di suo nei numeri…
“Ognuno fa opposizione come lo ritiene, Italia Viva entra nel merito? Ben venga. Vede, Obiettivo di questa riforma, che non va disgiunta rispetto al percorso che sta facendo l’Autonomia (sono per me infatti due facce della stessa medaglia), è di dare da una parte responsabilità a chi amministra, dall’altra con la proposta di revisione costituzionale del premierato si dà riconoscibilità a chi ha la responsabilità di governo. Sono dunque due cose complementari”.
E le critiche di chi sottolinea che la Riforma costituzionale depotenzierebbe il Presidente della Repubblica? E comunque in caso di sfiducia al premier, l’incarico verrebbe dato ad un altro parlamentare interno alla maggioranza. Ecco questo passaggio viene indicato come debolezza nei confronti del primo premier eletto…Che ne pensa?
“Se va a casa il sindaco, va a casa anche la sua maggioranza come nel caso del premier. Bene che si innesti un ragionamento. La riforma come ricordato anche prima, necessita di doppia approvazione. Quindi tutti i ragionamenti sono utili durante il percorso. Non si tratta poi di togliere poteri al Presidente della Repubblica o al Parlamento, ma di identificare qual è la maggioranza e quale premier esprime quella maggioranza. Io preferirei che si applicasse un ragionamento molto più netto: simul stabunt vel simul cadent, che è la regola aurea. Insieme staranno oppure insieme cadranno. Però dibattiamone eccome…”
Un’ultima domanda onorevole Candiani. Lega uguale autonomia, Riforme costituzionali uguale FDI. Volete che i due partiti vengano ben rappresentati nel corso della Legislatura…
“Siamo alleati assieme su queste basi politiche. Ciascuno sa cosa vuole da questa maggioranza. Autonomia e Riforme costituzionali sono convinto servano a dare stabilità, responsabilità e miglior gestione della spesa pubblica al nostro Paese”.