“L’accordo tra Italia e Albania sui migranti è una lezione a Bruxelles e agli Stati membri che non vogliono prendersi una quota di migranti, nonostante l’enorme pressione in questo periodo storico sulle coste del Mediterraneo”.
Parla senza mezzi termini ai microfoni di Notizie.com il leghista Alessandro Giglio Vigna, presidente della commissione Politiche Ue alla Camera, sottolineando il senso di responsabilità di Tirana ad aiutare l’Italia nell’accoglienza dei migranti e allo stesso tempo puntando il dito verso l’Europa: “Siamo contenti perché in questa fase la pressione migratoria è altissima. Possiamo dire che l’Albania ha capito lo spirito europeo della solidarietà e sta facendo quello che Bruxelles non fa o dice di fare ma poi non porta a compimento”.
Alle opposizioni che parlano di “deportazione” e di accordi “presa in giro”, Giglio Vigna risponde: “Facciamo un distinguo tra richiedenti asilo e migranti clandestini. Non conosciamo ancora i termini esatti dell’accordo. Per il momento conosciamo il quadro nel suo insieme. La Lega da sempre dice che chi ha diritto di asilo deve entrare nel nostro Paese. Collochiamo in un altro Paese, addirittura extracomunitario, una quota di migranti che poi saranno gestiti dalle autorità italiane. E non è solo una questione di costi, ma anche di pressione migratoria, un tema di sicurezza. La pressione migratoria da Sahel e Nord Africa in questo momento è troppa e il fatto che l’Albania tenda una mano all’Italia è positivo, non starei a fare le pulci a questo accordo. Ovvio che l’Italia dovrà fare la sua parte, ci mancherebbe altro”.
Tutti in queste ora si stanno chiedendo quale sia il tornaconto di Tirana in questo accordo, al di là della solidarietà. Mentre il premier albanese Edi Rama parla solo di solidarietà, resta il fatto che tendere la mano a un Paese europeo lo avvicini di più all’Europa: “L’Italia e L’Albania sono legate dalla storia, da interessi strategici forti. Siamo i primi partner commerciali di Tirana – conclude Giglio Vigna – e ci lega anche la cultura. Questo ha fatto sì che la posizione dell’Italia sull’ingresso dell’Albania in Europa sia scontata. E questo accordo ci fa capire come Tirana interpreti in modo corretto lo spirito europeo. Ed è una lezione ai Paesi Ue che non interpretano lo stesso spirito di solidarietà”.