Una operazione che ha portato avanti la Guardia d Finanza e quasi non credeva alle proprie indagini
Un’operazione da far strabuzzare gli occhi perfino alla Guardia di finanza del Comando provinciale di Varese che quasi non credeva di aver trovato un’evasione così importante. Già perché è di una certa rilevanza se si considera che l’evasione in questione è sull’Iva per un valore di ben 50 milioni. Una cifra imponente, difficile da trovare così di rilievo.
E’ stata la Guardia di Finanza ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare e a finire in carcere sono stati due coniugi. Ad emetterla è stato il gip di Busto Arsizio direttamente sulla richiesta della “Procura europea della sede Milano” dopo un’indagine effettuata sull’emissione e sull’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Tutte queste operazione da parte di due persone, marito e moglie, per evadere l’Iva, sottraendo così allo Stato e all’Erario imposte per un valore di circa 50 milioni di euro. Una somma mastodontica se si considera l’importo così elevato.
Pare che tutto sia nato da un’indagine normale che non dovesse portare a somme così ingenti, ma scavando e approfondendo si è venuti a scoprire un giro importante. L’indagine della Compagnia di Gallarate alla fine ha riguardato una maxi frode nel settore del commercio tecnologico legati ad air pods, hard disk e tanti altri hardware informatici. La Guardia di Finanza ha individuato 13 società italiane e una estera (in Croazia), gestite di fatto dai due.