Indi Gregory, la neonata affetta da una gravissima patologia: un caso legale fra Italia e Regno Unito

La giustizia britannica ha fissato a «non prima delle 14 locali di domani» il termine per staccare le macchine che tengono in vita la bimba

In queste ore sta tenendo banco il caso legato alla piccola Indi Gregory, la bimba inglese di 8 mesi affetta da una rara malattia genetica alla quale l’Alta Corte londinese vuole sospendere i trattamenti vitali. La bambina è affetta dalla sindrome da deperimento mitocondriale, una rarissima malattia genetica degenerativa che provoca il mancato sviluppo di tutti i muscoli. Lunedì la premier Giorgia Meloni ha convocato un Consiglio dei ministri straordinario per conferire la cittadinanza italiana alla piccola e in queste ore anche i genitori si sono resi protagonisti di un sentito appello.

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Caso Indi Gregory – Notizie.com (PixaBay)

La giustizia britannica ha fissato a «non prima delle 14 locali di domani» il termine per staccare le macchine che tengono in vita la neonata inglese. Il giudice ha deciso che non è nell’interesse della bimba essere trasferita nemmeno a casa, e che l’atto finale dovrà avvenire in un hospice, a meno che i genitori preferiscano lasciarla nell’ospedale di Nottingham in cui è ricoverata.

Indi Gregory, l’appello della famiglia

I genitori di Indi avevano chiesto la possibilità trasferire la bimba per farla curare al Bambino Gesù di Roma – che si era già offerto di seguire il suo caso – mentre l’Alta Corte di Londra aveva disposto la sospensione dei trattamenti vitali dalle ore 15 del 9 novembre. La decisione dei giudici si basa sul parere dei medici di Nottingham, secondo i quali le terapie alle quali Indi è sottoposta sono inutili: la bimba starebbe morendo e il proseguire con le cure significherebbe un accanimento terapeutico inutile e doloroso. Il giudice di Londra ha quindi autorizzato l’ospedale britannico a sospendere le terapie e i supporti vitali come la ventilazione assistita che mantiene la piccola in vita.

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L’appello dei genitori della piccola Indi Gregory – Notizie.com (PixaBay)

Dean Gregory, il papà della piccola, ha già annunciato che i legali presenteranno un ulteriore ricorso e ha fatto un appello: «Come padre non ho mai chiesto o implorato nulla in vita mia ma ora prego il governo britannico di aiutarmi a salvare la vita di nostra figlia. I vertici del servizio sanitario nazionale hanno minacciato di rimuovere il supporto vitale senza la presenza dei familiari».

Il padre non era in ospedale al momento della minaccia e ha detto al giudice «che si sentiva come se stesse per avere un infarto quando è stato informato». Il console italiano a Manchester aveva emesso «un provvedimento d’urgenza, dichiarando la competenza del giudice italiano e autorizzando l’adozione del piano terapeutico proposto dall’ospedale Bambino Gesù di Roma e il trasferimento del minore a Roma», ha fatto sapere il papà di Indi a LaPresse spiegando che era stato «nominato anche un curatore speciale per gestire le procedure. Il decreto è stato comunicato dal curatore al direttore generale dell’ospedale britannico per favorire l’auspicabile collaborazione tra le autorità sanitarie dei due paesi ed evitare un conflitto di giurisdizione».

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