L’ex premier è drastico e fa un appello: “Si deve trovare una soluzione politica, ci vuole una forza internazionale”
Non c’è più tempo, se si va avanti in questo modo si rischiano danni maggiori non tanto per i palestinesi, quanto per gli stessi israeliani. Un appello forte. Parole che non lasciano dubbi, quelle di Ehud Olmert, l’ex premier di Israele dal 2003 al 2009. “Corriamo il pericolo gravissimo che Benjamin Netanyahu e i suoi alleati fanatici approfittino della crisi di Gaza per scacciare i palestinesi da tutti i territori occupati. Rischiamo la guerra regionale per questi messianici criminali”. Parla senza filtri e senza fronzoli, Ehud Olmert, le sue parole sono dettate dai sentimenti e da una situazione che si sta aggravando sempre di più e non accorgersene è grave, almeno questo è quello che pensa l’ex premier d’Israele.
Olmert non si dà pace: “Dobbiamo fermarli, vanno anche contro la maggioranza degli israeliani, mi appello alla comunità internazionale che ci aiuti a farlo“. Olmert è stato tra i leader della destra nazionalista del partito Likud, ma anche ex sindaco di Gerusalemme dal 1993 al 2003, per poi diventare premier dal gennaio 2006 all’aprile 2009. Fu lui a volere la famosa operazione Piombo Fuso contro Hamas a Gaza terminata nel gennaio 2009. C’è anche da ricordare che nel 2009 fu costretto a dimettersi dopo esser stato condannato al carcere per corruzione.
Per Olmert, Netanyahu e il suo governo rappresentano una vera minaccia per Israele: “Lui e ministri estremisti religiosi come Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir non considerano la guerra di Gaza come un modo per distruggere Hamas, bensì come un corridoio per creare il caos, la fine dei tempi che per loro è parte di un disegno divino, approfittarne per buttare all’estero i palestinesi dei territori occupati e quindi annetterli allo Stato ebraico. Per loro anche gli arabi israeliani dovrebbero essere scacciati“. E’ convinto di quello che dice e e ha paura delle conseguenze, tanto che Olmert ha già una soluzione: “Israele deve annunciare subito che alla fine della battaglia contro Hamas è disposto a ritirare le truppe da Gaza a favore dell’arrivo di una forza di pace internazionale, destinata ad assumere il controllo per un tempo limitato”.
Per Olmert, poi non è tutto anzi bisogna fare di più e altro, soprattutto per mettere fine alle ostilità e per tracciare la strada della vera pace: “Va reso noto che noi siamo pronti a riprendere i negoziati per la partizione della terra e la creazione di uno Stato palestinese. Ora più che mai è necessaria una soluzione politica. Solo così la comunità internazionale potrà sostenere la nostra battaglia contro Hamas“. Una forza di pace internazionale che dia una mano a trovare le giuste soluzioni e che dia tempo per la costituzione di due stati veri: “Per esempio quella che comprende le truppe Nato, con il contingente italiano, nel Libano meridionale“.