Esorcisti, se non è allarme allora davvero poco ci manca: nel frattempo arriva l’appello da parte dell’associazione nazionale. Gli ultimi aggiornamenti in merito
Nel nostro Paese gli esorcisti preparati sono sempre meno. Gli ultimi dati, infatti, non sono assolutamente dei più incoraggiati. Un vero e proprio allarme che arriva direttamente dall‘Associazione Internazionale degli esorcisti (Aie), vale a dire l’unico ente riconosciuto direttamente dalla Santa Sede. Ne ha parlato direttamente il numero uno della stessa, Karel Orlita, al ‘Sir‘. Lo stesso che si “lamenta” del fatto che non ci siano più sacerdoti disposti a svolgere questo tipo di mestiere.
“Bisogna fare altro, non basta avere una buona preparazione teologica per diventare preti” fa sapere. Di questo, però, ne ha parlato all’Adnkronos anche don Gianni Sini, un esorcista sardo che ha commentato quanto sta accadendo: “Il fatto è che non è entrata l’idea di inserire nelle facoltà teologiche dei corsi specifici per esorcisti per cui spesso siamo in presenza di sacerdoti che i vescovi si vedono costretti a cooptare. Ma non è che tutti siano predisposti per questo ministero“.
L’argomento Satana, secondo il prete, crea molto scetticismo: “E’ facile trovare qualche sacerdote scettico anche tra coloro che vengono incaricati. Manca la convinzione. Non possiamo eluderla. Questo crea disorientamento anche tra i fedeli. Quando si tratta dell’azione straordinaria del diavolo c’è la tendenza a ridurla ad una forma di malattia. Non bisogna entrare nella facile creduloneria che tutto sia opera del diavolo. Il Papa ne parla sempre, anche se oggi c’è la tendenza a considerarlo un simbolo“.
Non solo, per lo stesso don Gianni Sini in questo periodo storico c’è da segnalare la sfida dell’occultismo: “Il nostro lavoro è fondamentale contro i nuovi artigiani del diavolo”. Alla domanda sul perché ci siano sempre meno esorcisti la risposta non si è fatta attendere: “Sanno bene che si tratta di un ministero che richiede grande impegno. Oggi si fa fatica ad ascoltare. Bisogna accompagnare le persone ad uscire dalla loro sofferenze e che si affronta anche con le famiglie“.
Il prete, inoltre, ha voluto puntare il dito anche contro il fenomeno di internet: “Ha creato non pochi problemi in più sulla manifestazione del maligno rispetto a cento anni fa“. Come riportato in precedenza i dati sono preoccupanti. Basti pensare che, in tutto il mondo, gli esorcisti appartenenti all’Aie sono 905. L’Europa ne ha il 70%, con Italia al primo posto (483 soci). Di conseguenza troviamo il Nordamerica (13%), USA (62) e Messico (48). Molto male, invece, gli esorcisti in Africa: solamente 13.