Gian Marco Centinaio, esponente della Lega e vicepresidente del Senato, in un’intervista a ‘L’Identità’ replica in modo duro alle accuse arrivare dalla sinistra all’accordo tra Italia e Albania.
Non solo il premierato sul tavolo politico in questi ultimi giorni. Anche l’accordo tra Italia e Albania sui migranti sta facendo molto discutere e Centinaio, esponente della Lega e vicepresidente del Senato, in un’intervista a L’Identità replica alle dure accuse che sono arrivate dalla sinistra subito dopo l’intesa.
“L’Albania è solo il primo patto che l’Italia firma con un Paese extra Ue – spiega Centinaio – noi non prendiamo lezioni dalla sinistra dei Soumahoro. Vorrei anche dire che l’accordo è assolutamente un qualcosa di positivo anche perché dall’Europa non stanno facendo nulla. L’Ue ci ha sempre rassicurato su un loro intervento per la redistribuzione dei migranti, ma per il momento abbiamo visto solamente le parole e per questo motivo si è deciso di intervenire in questo modo“.
Centinaio assicura: “Il patto con l’Albania ha un solo obiettivo”
Nelle scorse ore si era parlato anche di un accordo che va in contrasto con le idee della Lega, ma Centinaio, come fatto anche da Romeo ai nostri microfoni, smentisce tutto: “L’obiettivo è quello di evitare che aumentino gli sbarchi. Salvini ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione, ma ha trovato il blocco da parte dell’Europa, che doveva tutelarci. Pr questo motivo bisogna trovare una soluzione alternativa che non significa aprire le porte“.
“La priorità è stilare accordi che consentano ai richiedenti asilo, identificati come persone che non hanno il diritto a restare in Italia, di ritornare del proprio Paese“, aggiunge il vicepresidente del Senato.
Centinaio: “Bisogna far ripartire lo sviluppo in alcuni Paesi”
L’Italia nei prossimi mesi proverà a stringere altri accordi sul tema migranti, ma per Centinaio “si dovrà far ricominciare lo sviluppo laddove partono i flussi. Insomma, il famoso piano Mattei. Consentire ai profughi di affermarsi e vivere dove sono nati è assolutamente la nostra priorità. Così non mirano più alla terra promessa e dunque non rischiano di cadere nelle mani di sfruttatori e trafficanti“.