Una importante operazione antidroga quella che si è svolta nelle ultime ore da parte dei carabinieri, scattano gli immediati arresti: gli ultimi aggiornamenti
Un vero e proprio blitz quello che è scattato, nelle ultime ore, da parte dei carabinieri in due regioni. Quelle del Lazio e Calabria. I militari dell’arma hanno agito nelle province di Roma e in quella di Reggio Calabria dove hanno messo a segno una importante operazione antidroga. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che i carabinieri del Comando provinciale di Roma, con il prezioso aiuto dei colleghi di Reggio Calabria, hanno messo a segno delle ordinanze che prevedono misure cautelari personali.
Le stesse che sono state emesse direttamente dal gip della Capitale. Il tutto su richiesta da parte della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 12 persone. Si tratta prevalentemente ci cittadini italiani ed albanesi. Le accuse nei loro confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di: reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio. Non è da escludere che, nelle prossime ore, possa essere indetta una conferenza dove verranno resi noti tutti i dettagli in merito a quanto accaduto nelle prime ore del mattino.
Una operazione che ha preso il nome di “Tritone” (in merito proprio all’indagine in questione) da parte dei carabinieri appartenenti al Nucleo investigativo di Roma. Una indagine che, nel febbraio dello scorso anno, aveva riguardato un locale di ‘ndrangheta in alcuni comuni laziali (in particolar modo quelli di Anzio e Nettuno).
Non è finita qui visto che queste persone appartenevano ad un vero e proprio gruppo criminale. Le stesse che davano il “via libera” al traffico di sostanze stupefacenti. Ed, a quanto pare, non si fermavano affatto alla questione della droga, ma puntavano anche su altro. In particolar modo al condizionamento della vita politica locale ed al controllo delle attività economiche e degli affidamenti degli appalti locali. Un “business” che fatturava moltissimi soldi.
A quanto pare il gruppo di narcotrafficanti si poteva permettere addirittura il lusso di avere un pilota di aereo e di un aeroporto. Entrambi privati con sede a Nettuno. A quanto pare la droga proveniva direttamente dal Sudamerica. Una quantità di denaro che doveva essere reinvestita nell’economia legale, un pilota a libro paga e molto altro ancora. La stessa banda che è stata sgominata dopo una ottima operazione da parte dei carabinieri.