Stefano Meloccaro, giornalista di ‘Sky Sport’, in esclusiva ai nostri microfoni sulle ATP Finals: “La sfida contro Tsitsipas per Sinner è fondamentale”.
Il conto alla rovescia per le ATP Finals è ormai iniziato. Jannik Sinner farà il suo esordio nel pomeriggio contro Tsitsipas. Il girone comprende anche Djokovic e Rune. Sorteggio che la nostra redazione ha commentato con Stefano Meloccaro, giornalista di Sky Sport.
Stefano Meloccaro, partiamo dal sorteggio. Girone che non sembra facile.
“Sai, ci sono i primi otto al mondo. Noi siamo molto calciofili. Ma stiamo parlando dei più forti, siamo a fine stagione e, quindi, molto dipenderà dalle condizioni nel giorno della partita. Secondo me il girone non è male. Rune è meno esperto, Tsitsipas non in forma. Naturalmente si parla di millimetri. Questi giocatori, a parte Djokovic, sono molto vicini tra loro“.
Si parte subito con Sinner-Tsitsipas.
“Possiamo considerarlo come uno spareggio. Essendo nel girone di Djokovic, Nole è il favorito per il primo posto e, quindi, in linea del tutto teorica si gioca per il secondo posto. E’ una partita importante e vincere sarebbe molto importante“.
Meloccaro: “Djokovic è il grande favorito, Sinner il secondo”
In molti danno Sinner come il secondo favorito di queste ATP Finals.
“Ad oggi, se escludiamo Djokovic, Sinner è quello più in forma. Poi ti dà sempre l’impressione che fa una cosa un pochino meglio della volta prima. Possiamo considerarlo come il secondo favorito delle ATP Finals“.
Capitolo Coppa Davis. Sinner sembra essere l’arma in più dell’Italia, ma Musetti non convince.
“Musetti è un periodo che non la becca mai. In questi casi più a lungo giochi male e più hai possibilità di giocare meglio. Ma penso che alla fine troverà più spazio Sonego. Però, vediamo. Le convocazioni di Volandri sono anche questioni di millimetri“.
Novità per quanto riguarda Berrettini?
“Si parla di Enqvist. Berrettini doveva dare una svolta e ci sta la separazione con Santopadre. Io sono sicuro che Matteo può tornare sui livelli di una volta. Le ultime stagioni sono state condizionate da infortuni e le vicende della vita privata. Se ritorna a vedere il tennis come attività principale, allora rivedremo il vero Berrettini“.