Il premierato fa discutere anche all’interno della maggioranza. Alberto Balboni, esponente di FdI: “Ecco le modifiche che farei al provvedimento”.
Il confronto all’interno della maggioranza sul premierato è ancora aperto. A confermarlo è Alberto Balboni in una intervista rilasciata a Il Dubbio. L’esponente di Fratelli d’Italia ribadisce la sua volontà di apportare alcune modifiche come per esempio la norma degli antiribaltoni: “Quella la toglierei, ha ragione La Russa. Per quanto riguarda il premio di maggioranza, lo abbasserei ad una soglia minima del 40% e introdurrei anche il ballottaggio in caso di mancato raggiungimento di questa percentuale“.
E sull’inizio dell’iter al Senato sottolinea: “Non vedo tutta questa differenza. Siamo un regime di bicameralismo. Secondo me è stato scelto Palazzo Madama perché nelle prossime settimane ci sarà più tempo da dedicare a questa misura. Insomma, si tratta di una razionalizzazione dei lavori parlamentari“.
Per Balboni, però, non cambia il ruolo del presidente della Repubblica: “Lui rappresenta l’unità nazionale ed è il custode della Costituzione. Non ha facoltà di scegliere il premier, ma semplicemente conferire l’incarico. Continuerà a fare le stesse cose e, quindi, non ci sono novità da questo punto di vista“.
“Il potere di nominare chiunque in questioni di crisi – aggiunge l’esponente di FdI – non lo avrebbe nemmeno con un sistema basato sulla sfiducia costruttiva. Il nostro, invece, impedisce ribaltoni. E, comunque, con il premierato non ci sarebbero particolari crisi visto che ad oggi stiamo parlando di un premio di maggioranza del 55%“.
Sulla soglia minima, comunque, Baldoni esprime i suoi dubbi: “Io la abbasserei al 40% e al di sotto del quale si va al ballottaggio. Cioè più o meno il sistema che funziona in Sicilia. Naturalmente è un mio pensiero personale e vedremo che ragionamenti saranno fatti. La percentuale, però, va messa e su questa si è espressa in passato anche la Corte Costituzionale“.