I giallorossi cadono inaspettatamente con lo Slavia Praga. Camelio: “L’aggravante è che Mourinho abbandona la squadra”
Settimana intensa nella Capitale. Lazio e Roma si sfideranno domenica alle 18.00 nel derby e intanto le romane hanno disputato i loro impegni di Coppa. La Roma ieri sera è caduta inaspettatamente in casa dello Slavia Praga (con la squadra ceca che ha così agganciato i giallorossi in vetta al gruppo G di Europa League a quota 9 punti). Si preannunciano quindi giornate nervose a Trigoria in vista della stracittadina, con Mourinho che tenterà di caricare la squadra al fine di rialzare la testa dopo il ko. Tuttavia il tecnico portoghese, al triplice fischio della gara di Praga, non ha avuto parole al miele per i suoi e per commentare le dichiarazioni dell’allenatore, ma più in generale la prova dei giallorossi, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com l’opinionista di Radio Radio e Calciomercato.it Enrico Camelio.
“Elenco solo quattro gare: Roma-Milan, Genoa-Roma, Inter-Roma e Slavia Praga-Roma; partite in cui i giallorossi hanno offerto prestazioni vergognose“, esordisce l’opinionista. “Quello che sta accadendo – prosegue Camelio – non si è mai verificato con la Roma di Gigi Radice, quando la rosa era senza dubbio diversa e al Flaminio c’erano 30mila tifosi della Roma veri, non ‘sostenitori da selfie e mouriniani’“.
Nel mirino dell’opinionista sono poi finite le dichiarazioni di Mourinho. “Quello che ho detto rimane tra di noi, lo Slavia oggi ha meritato al 100%. Non ha funzionato niente, l’assenza di Zalewski poteva essere una scusa ma abbiamo giocato così male che non voglio usare scuse – ha detto l’allenatore romanista a Sky subito dopo la sconfitta – Dal punto di vista individuale sono stati pochissimi i giocatori che hanno avuto l’atteggiamento giusto e professionale che esigo io. Da parte di tanti, invece, ho visto un atteggiamento non corretto per una partita seria, con degli obiettivi. Un brutto colpo in vista del derby? Sono partite completamente isolate. Ma non significa che la partita importante non fosse quella di oggi. Meritiamo il peso della sconfitta. Quando il miglior giocatore della nostra squadra, che ha giocato dando tutto, è un ragazzino di 20 anni che fino a due anni fa non era in prima squadra, c’è qualcosa che non va. Abbiamo avuto un solo giocatore su 11 con gambe e testa. Con uno su 11 non puoi vincere la partita. L’unico che non meritava di perdere era Bove“.
“Le parole dell’allenatore – chiosa Camelio – sono quelle di un tecnico che abbandona la squadra e la accusa di scarso impegno. Dichiarazioni forti e da rivedere. Da quanto mi risulta almeno 8 giocatori non stimano più tatticamente Mourinho già da prima di Roma-Lecce“.