Il tecnico bianconero ha parlato dopo la sfida con il Cagliari: “Il merito è di tutti, non solo il mio e dei calciatori. Bisogna trasformare i limiti nei nostri punti di forza”
Almeno un giorno in testa alla classifica. La Juventus ha piegato il Cagliari e scavalcato l’Inter, che domani affronterà il Frosinone a San Siro. Massimiliano Allegri, intervistato da Dazn, ha ribadito il concetto espresso nelle scorse settimane: “In una partita secca può succedere di tutto, ma l’Inter è sicuramente la squadra strafavorita per la vittoria del campionato, insieme al Napoli e anche al Milan. Noi dobbiamo cercare di rimanere lì, di mantenere il vantaggio sulle quinte”.
Dopo la sosta il campionato ripartirà con la sfida tra le prime due in classifica: “L’Inter non è stata costruita quest’anno, è stata costruita già da 4-5 anni per vincere lo Scudetto. Uno l’ha vinto, ha la forza per vincerlo anche in questa stagione”. Sulla vittoria con il Cagliari: “Era importante vincere per mantenere o allungare sulle inseguitrici. Il Cagliari veniva da un ottimo momento, dopo il 2-0 ci siamo un pochino fermati nella gestione della palla. Davanti dobbiamo essere un pochino più efficaci, con più serenità nella scelta dell’ultimo passaggio. Non sono preoccupato, abbiamo iniziato a creare, a tirare da fuori, serve più precisione, ma i gol arriveranno. Gli attaccanti devono rimanere tranquilli”.
Ci sono ampi margini di miglioramento: “Vedo la squadra in crescita, con uno spirito straordinario. All’inizio del campionato ci scomponevamo un attimino quando non trovavamo il gol, adesso invece rimaniamo compatti e in partita“. La Juventus si sta esprimendo a sua immagine e somiglianza: “Quanto c’è di Allegri in questa rinascita? Non c’è di mio, c’è di tutti quelli che lavorano attorno alla squadra e dentro la squadra… La cosa che dico sempre e che ho imparato velocemente, è che alla Juve bisogna avere il profilo basso, lavorare e creare la normalità. La normalità è quella di vincere le partite e pensare a quella dopo”. La strada è quella giusta, insomma: “Bisogna lavorare sui nostri limiti, devono diventare punti di forza. Momentaneamente abbiamo fatto le prime dodici partite buone. Il merito è di tutti, non solo dei giocatori.