La straccitadina non offre spunti, se non un paio di occasioni di Luis Alberto. Biancocelesti meglio nel primo tempo, poi il nulla nella ripresa
Il derby della paura. E della delusione. Che pena. Doveva essere la gara che lanciava una delle due, con tanti propositi alla vigilia che alla fine si sono dimostrate parole al vento. Il solito. Dopo tanto tempo torna il pareggio nella gara tra Lazio e Roma. I biancocelesti hanno fatto qualcosa di più nel primo tempo con la traversa di Luis Alberto e un’altra occasione che lo spagnolo poteva sfruttare meglio.
Nella ripresa, la Roma sembra partire meglio, ma di occasioni niente di che. Finisce in parità, con gli ultimi venti minuti che sembra aver dominato la paura di prendere gol. Un risultato che non serve a niente e non sposta la classifica di entrambe.
LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Lazzari 6, Patric 6, Romagnoli 6, Marusic 6 (81′ Hysaj ng); Guendouzi 7, Cataldi 5,5 (64′ Vecino ng 75′ Rovella 6), Luis Alberto 6; Felipe Anderson 5,5 (81′ Kamada ng), Immobile 5,5, Pedro 5,5 (64′ Isaksen 6). Non entrati Sepe, Mandas, Pellegrini, Casale, Gila, Basic, Castellanos, Fernandes All.: Sarri 5,5
ROMA (3-5-2): Rui Patricio 6; Mancini 5,5, Llorente 6, Ndicka 6; Karsdorp 6 (85′ Celik), Cristante 6, Paredes 5,5, Bove 5,5 (81′ Renato Sanches ng), Spinazzola 6,5 (90′ Kristensen ng); Dybala 5,5 (81′ Azmoun), Lukaku 5,5. Non entrati Boer, Svilar, Pellegrini, Aouar, Zalewski, Pagano, Belotti, El Shaaraway. All.: Mourinho 5.
Arbitro: Massa
Marcatori:
Note: Spettatori 65.000 circa. Ammoniti 18′ Mancini, 31′ N’Dicka, 35′ Lukaku, 38′ Immobile 67′ Luis Alberto, 73′ Patric, 87′ Azmoun
Recupero: pt 1′, st 3′
GUENDONZI Per essere il suo primo derby l’ha interpretato come meglio non poteva fare. Dinamismo e ogni lettura quasi perfetta nei tempi e anche nel proporsi in avanti, belli due assist per Immobile. Il migliore per distacco.
SPINAZZOLA E’ al rientro e nella Roma è quello che sembra paradossalmente stare meglio, da lui partono (le poche) manovre offensive dei giallorossi.
LAZZARI Rispetto a Felipe Anderson, che gioca dalla sua parte, si propone di più. Senza paura e senza alcun freno, peccato che è da solo a fare questa cosa. E il fatto che sia tra i migliori o comunque tra quelli che ci prova, è tutto dire.
PEDRO Non parte male anzi si va vedere pure in modo piuttosto energico e guizzante, ma dura davvero poco. Troppo poco. Si spegne col passare dei minuti e si innervosisce sul finire del primo tempo in modo inutile e rischioso. Sarri lo toglie al quarto d’ora della ripresa. E fa bene perché non incide in niente.
DYBALA Non sta in un gran momento ma ci prova, certo quando tocca la palla la differenza di qualità si vede, ma solo quella non serve, soprattutto se sei appannato e non in grande condizione fisica e psicologica.
LUKAKU Da incrociatore spaziale a modesta cinquecento. Tanta paura, ma alla fine quasi si marca da solo. Voleva essere il protagonista della gara, il suo primo derby, ma non riesce ad incidere come vorrebbe. Mette apprensione quando prende la palla, ma la difesa della Lazio ha buon gioco.