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Economia

Patuelli (Abi): “Cosa succederà con i tassi? Vi dico che…”

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Francesco Spagnolo

Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, in un’intervista a ‘La Stampa’ si sofferma sui tassi e sul futuro dell’economia italiana. Ecco le sue parole.

Lunga intervista a La Stampa per Antonio Patuelli. Il presidente dell’Abi affronta diversi temi a partire dalla situazione dei tassi di interesse e su cosa potrà accadere in futuro: “Impossibile dirlo ora. Non è il caso di fare scommesse. Possiamo sottolineare che per questo tema vale il motto del doman non vi è certezza“.

Il pensiero di Antonio Patuelli sui tassi – Notizie.com – © Ansa

Quello di Lagarde è certamente un messaggio ai mercati – aggiunge Patuelli – in realtà le decisioni vengono prese in base ai dati degli ultimi mesi e al confronto con la Fed. E io sono convinto che quest’ultima sia molto attenta al calendario elettorale americano. Ma non mi va assolutamente di fare scommesse sulle loro mosse”.

Patuelli: “Inflazione? Cura giusta, ma non sufficiente”

Il pensiero di Patuelli sull’inflazione – Notizie.com – © Ansa

Patuelli in questa intervista parla anche dell’inflazione e sottolinea: “Possiamo parlare di cura necessaria, ma non sufficiente. E’ vero che anche la Lagarde ha ammesso che la Bce si è mossa tardi sottovalutando l’entità del fenomeno, ma i tassi a zero non possono essere assolutamente la consuetudine storica, ma una eccezione assoluta“.

Noi come Abi stiamo facendo il nostro per aiutare le famiglie – sottolinea ancora il presidente – a luglio abbiamo pubblicato un memorandum per illustrare le possibilità per intervenire sui mutui, a partire dalla possibilità di mettere in campo i tassi zero“.

Patuelli sugli extraprofitti

Patuelli e la scelta delle banche sugli extraprofitti – Notizie.com – © Ansa

Un breve passaggio per Patuelli sulla scelta delle banche di utilizzare gli extraprofitti per rafforzare i propri patrimonio: “La decisione è dovuto al fatto che i crediti vengono erogati in rapporto alla loro solidità e abbiamo tenuto conto del fatto che dal 2025 entreranno in gioco delle nuove regole, che, nonostante i miglioramenti ottenuti in modo faticoso, porteranno a soglie patrimoniali più rafforzate. Insomma, con questa scelta si guarda avanti“.

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