Cancro pancreas, da segnalare degli importanti passi in avanti da parte della scienza e non solo: merito di un progetto tutto ‘made in Italy’
Un importante passo in avanti nel settore della medicina. Il tutto che porta la firma di un progetto italiano. L’argomento in questione è quello relativo al cancro al pancreas. Basterà uno screening per la diagnosi precoce della malattia. La stessa che permetta di intercettare nelle persone (considerate quelle a rischio) un eventuale tumore nelle prime fasi. In questo modo si va a migliorare l’efficacia delle cure. Finita qui? Neanche per sogno visto che si potrebbero andare a sfruttare delle tecnologie importanti.
Così come strumenti innovativi come gli algoritmi di intelligenza artificiale (per nuovi approcci alla malattia). L’obiettivo principale, inoltre, è quello di poter battere sul tempo il carcinoma pancreatico. Questo è quello che sta cercando di inseguire la ricerca ‘Humanitas‘. L’Istituto clinico di Rozzano (Milano), con la collaborazione della sua Fondazione hanno confermato l’impegno. Soprattutto per quanto riguarda la Giornata mondiale del cancro al pancreas (in programma domani giovedì 16 novembre).
L’obiettivo, inoltre, è quello di sensibilizzare i cittadini su questa quarta causa di morte oncologica in Occidente. Anche perché, gli ultimi dati che arrivano, sono a dir poco preoccupanti: per il semplice fatto che, entro il 2030, punta ad arrivare direttamente alla seconda. In merito a questa importante vicenda ha voluto esprimere il suo pensiero il numero uno della ‘Fondazione Humanitas per la Ricerca’, Alberto Mantovani.
Queste sono alcune delle sue parole che ha riportato l’agenzia di stampa ‘Adnkronos‘: “Il cancro del pancreas rappresenta una sfida scientifica dati i progressi insufficienti fatti nella diagnosi precoce e nella cura. Le terapie immunologiche non hanno avuto un impatto significativo nella terapia del cancro del pancreas. Per questo dobbiamo raccogliere la sfida della ricerca a tutto campo. Dal miglioramento della diagnosi precoce allo sviluppo di approcci terapeutici innovativi. fino alla prevenzione“.
Senza dimenticare che, a peggiorare la cura di questo tumore, ci sono alcuni fattori da non sottovalutare. In questo caso ne ha parlato il responsabile Chirurgia pancreatica Irccs Humanitas e docente di Humanitas University, Alessandro Zerbi. Queste le sue parole: “La sede nascosta rispetto ad altri organi, la sua vicinanza a grosse vene e arterie che rendono difficile la chirurgia. Tutto questo rende fondamentale proseguire la ricerca in ambiti innovativi. Le stesse che permettono di sviluppare nuove terapie“.