Augusta Montaruli, vicepresidenti dei deputati di Fratelli d’Italia, in esclusiva ai nostri microfoni per parlare di manovra e sciopero del 17 novembre.
Salvini ha precettato i lavoratori in vista dello sciopero fissato da Cgil e Uil per. Landini e Bombardieri procedono dritti, ma per il pomeriggio hanno convocato una conferenza stampa. Chiariranno posizioni e decisioni. Lo sciopero è contro la manovra di Bilancio del Governo Meloni. Ad Augusta Montaruli vicepresidente dei deputati di FDI, abbiamo chiesto cosa pensi della precettazione e di questa frattura Salvini-sindacati.
Onorevole Montaruli, nel pomeriggio una conferenza stampa dei sindacati scioglierà i dubbi definitivi sull’agitazione. E’ una cosa che ha tenuto banco nelle ultime 48 ore fino ad arrivare alla precettazione.
“Io mi permetto di osservare che i sindacati sono liberissimi di manifestare, ma lo faranno nell’anno record di occupazione. Allora sono contro l’aumento dei posti di lavoro? E’ una domanda che rivolgo a loro“.
Arrivare sino alla precettazione è un atto estremo oppure una conseguenza per come sono andate le cose?
“Lo sciopero generale deve rispettare delle regole precise. Ci deve essere il coinvolgimento di tutti i settori e non alla discrezione dei sindacati. In particolare poi bisogna trovare un punto di equilibrio tra la libertà di manifestare, che deve essere sempre garantita, il rispetto delle regole e il diritto degli italiani a vedere i servizi garantiti“.
I sindacati scendono in campo sostanzialmente contro la manovra.
“Questa è una manovra che, se non ci fossero stati i debiti delle mancate previsioni sulle coperture dei Superbonus, sarebbe stata più ricca e invece li abbiamo ereditati. Ciò nonostante fissa delle priorità importanti: l’aiuto alle famiglie, ai lavoratori, porta avanti la programmazione dell’aumento dei posti di lavoro e parlano da soli i dati: con il governo Meloni c’è il record di occupazione“.
E’ una manovra che tiene conto del pensiero delle persone considerando il fatto che FdI vuole che arrivi in porto in Parlamento anche la riforma costituzionale.
“La riforma costituzionale risponde all’esigenza di dare più forza al diritto di voto. L’elezione diretta del premier dà un gran potere agli elettori e di questo nessuno deve avere paura“.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani