Gabriele Natalizia in esclusiva ai nostri microfoni: “Ecco perché le due guerre in corso non sono un vantaggio per Biden in vista delle prossime elezioni”.
Guerre in Israele e Ucraina e i possibili effetti sulle elezioni americane in programma il prossimo anno. Con Gabriele Natalizia, professore di Relazioni internazionali all’Università Sapienza di Roma e coordinatore del Centro Studi Geopolitica.info, abbiamo affrontato questi temi e cercato di capire quale potrebbe la strategia di Biden.
Gabriele Natalizia, partiamo dai rapporti tra Israele e Stati Uniti. Come ci spieghiamo il no di Biden a Netanyahu sulla gestione di Gaza?
“Gli Stati Unti hanno una serie di problemi con Israele soprattutto in vista delle prossime elezioni. I presidenti difficilmente vengono eletti grazie alla politica estera. Tutto quello che sta succedendo non rafforza il candidato Biden. Negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno deciso di mettere in campo un approccio strategico di taglio degli impegni soprattutto nei confronti di Europa e Medio Oriente. La conferma arriva dal fatto che Obama è stato il primo presidente americano a non avere un piano di pace per la questione palestinese. Tutto quello che è successo nell’ultimo anno e mezzo cozza con l’ambizione di ribilanciamento americano verso l’indo-pacifico. Anche se Biden ha provato ad invertire la rotta ribadendo in un’intervista che gli Stati Uniti sono in grado di poter affrontare nel migliore dei modi le sfide di Ucraina e Israele perché sono uno Stato indispensabile”.
Natalizia: “Gli Stati Uniti spingono per il cessate il fuoco”
Le elezioni potrebbero portare gli Stati Uniti a spingere per un cessate il fuoco in Ucraina e Israele?
“E’ un obiettivo che gli Stati Uniti si pongono nei confronti di Israele e Ucraina. Se si dovesse arrivare con le guerre in corso, il candidato repubblicano potrebbe sfruttare l’occasione e mettere in difficoltà Biden“.
Come procede la guerra in Israele?
“Continuano le operazioni. La battaglia in questo momento si sta svolgendo in città”.