“La Cgil ha annunciato lo sciopero prima ancora di visionare la Manovra. Sta cercando di accaparrarsi uno spazio politico o di fare opposizione al posto dell’opposizione?”.
La senatrice di Fratelli d’Italia Paola Mancini, nella Commissione lavoro, si pone la stessa domanda del resto del centrodestra, convinta che lo sciopero di domani, venerdì 17 sia il frutto di una presa di posizione politica da parte del segretario della Cgil Maurizio Landini: “La Manovra è responsabile, privilegia le fasce medio-basse e contiene misure a sostegno dei lavoratori che gli stessi sindacati dicono di difendere. Quindi cosa si contesta? Questo sciopero è politico e pretestuoso”.
Mancini è d’accordo con la decisione del ministro Salvini di precettare: “Dopo aver avuto il parere del Garante, Salvini ha chiesto semplicemente una rimodulazione dello sciopero per non danneggiare la vita e la mobilità di milioni di cittadini che devono muoversi per lavoro. Una richiesta legittima, che non lede affatto il diritto allo sciopero. Il ministro ha chiesto di garantire il servizio minimo previsto dalla legge 146 del ’90. E lo ha fatto perché sembra che i sindacali stiano solo cercando un pretesto per scioperare”.
Ma Landini ha intenzione di entrare in politica, magari col Pd? Abbiamo chiesto un parere alla senatrice del partito di Giorgia Meloni: “Sicuramente ritengo che oggi sta portando avanti e riempendo uno spazio politico. Lo faccia in prima persona direttamente da dentro o raggiungendo l’obiettivo di fare opposizione come altri non riescono. Ma non lo faccia alle spalle dei lavoratori che invece dovrebbe difendere. E la Manovra li difende con il cuneo fiscale e misure sulla genitorialità e natalità: tutti temi cari alla Cgil”.
La Manovra economica è anche terreno di scontro con l’opposizione. La segretaria Dem Elly Schlein ha annunciato che il suo partito presenterà una contromanovra: “Ne prenderemo atto – conclude Mancini – La volontà del governo Meloni è chiara. La sanità è al centro. Sono stati reintrodotti importanti finanziamenti dopo 10 anni. E si sta cercando di agevolare i medici per porre fine alle liste di attesa. Perché non hanno introdotto loro queste cose che prima non c’erano? E nel caso della scuola il ministro Valditara ha introdotto il concetto di merito che prima mancava. Io non so cosa possano insegnarci dal Pd”.