Rinnovi contrattuali e norme che introducono nuovi reati e aggravano le pene di altri già esistenti: il Cdm ha approvato un nuovo pacchetto sicurezza, stanziando un miliardo e mezzo di euro.
Nello specifico, il governo ha deciso di affrontare i problemi delle truffe agli anziani, delle rivolte dei Cpr, delle aggressioni alle forze dell’ordine e dei blocchi stradali da parte degli attivisti. Previste norme anche per il borseggio e a favore dell’intelligence in funzione antiterrorismo.
“Sono interventi importanti che ci consentiranno di svolgere la nostra funzione in modo più agile ed efficace. Apprezziamo le norme a tutela degli operatori delle forze dell’ordine come l’inasprimento delle sanzioni per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, soprattutto a chi cagiona lesioni gravi o gravissime”. Così, ai nostri microfoni, Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap).
“Apprezziamo anche le sanzioni per chi imbratta edifici o mezzi che abbiamo in dotazione, le regole per la gestione dei Cpr in caso di rivolte. Spesso alcune norme hanno una funzione preventiva: prevedere una sanzione grave può disincentivare determinati comportamenti”.
Segretario Paoloni, cosa pensa della norma che rende facoltativa l’esecuzione della pena per le donne condannate che sono incinta o madri di figli fino a tre anni?
“Purtroppo l’esperienza ci ha insegnato che a volte ci sono soggetti che utilizzano la gravidanza per non scontare mai la pena. Chiaramente, gravidanza e genitorialità vanno tutelate, ma non possono essere un modo per cercare di evitare di rispondere dei reati commessi. Spesso fermiamo nomadi perennemente in stato di gravidanza, con precedenti infiniti di cui non hanno mai risposto”.
Il pacchetto interviene anche sul fenomeno dei borseggiatori sui mezzi pubblici e nelle stazioni. Il questore potrà vietare l’accesso a queste persone in questi luoghi.
“Viene prevista una specie di Daspo: il questore potrà vietare la permanenza di questi soggetti in aree in cui commettono il reato di borseggio. Oggi non è così e rispondono solo se colti in flagranza di reato”.
Arriva una stretta anche sulle truffe agli anziani, con pene aumentate da 2 a 6 anni e la possibilità dell’arresto in flagranza.
“Questo tipo di reato è particolarmente fastidioso e molto diffuso: credo che ciascuno di noi conosca un anziano truffato, o per truffe telefoniche o da persone che si presentano nelle loro case spacciandosi per altri, spesso anche per forze dell’ordine”.
Il pacchetto sicurezza affronta anche il problema delle occupazioni abusive, con un nuovo delitto che punisce con la reclusione da 2 a 7 anni chi, con violenza o minaccia, occupa una casa non sua.
“Anche su questo c’era bisogno di un intervento che rendesse più veloce l’applicazione della normativa, che al momento è lunga e farraginosa. Purtroppo spesso ci confrontiamo anche con anziani che per motivi di cure hanno dovuto abbandonare il domicilio e al rientro lo trovano occupato. O in generale, con beni occupati abusivamente rendendo impossibile l’uso ai proprietari.
Altro fenomeno contrastato è quello dei blocchi stradali pesanti da parte degli attivisti.
“Questa norma deriva da un’esigenza sollevata dai cittadini. Questo tipo di manifestazioni sono pericolose non solo perché bloccano la circolazione stradale, ma soprattutto perché ne mettono a rischio la sicurezza, aumentando la possibilità di incidenti. I blocchi stradali necessitavano una regolamentazione con avvisi adeguati e in sicurezza. Va garantita a tutti la libertà di manifestare, ma vanno previste regole perché la libertà di ognuno deve avere confini rispetto a quella del prossimo”.
Le opposizioni accusano il governo Meloni di voler “spaventare il Paese” come ha dichiarato Francesco Boccia del Pd.
“C’era bisogno di intervenire, soprattutto perché certi crimini man mano che vengono contrastati di trasformano ed acquisiscono nuove modalità. Sono necessarie norme che li contrastino direttamente, che poi vanno modellate in base al periodo storico e ai tipi di reato messi in atto. Alcuni fenomeni anni fa erano meno diffusi, come le truffe per gli anziani. Ora era importante rimodulare la normativa per tutelare le vittime”.