Premierato, Marini sicuro: “Avremo molta più stabilità”

In una intervista rilasciata al “The Post Internazionale” è intervenuto il costituzionalista, Francesco Saverio Marini 

Dietro alla riforma Meloni c’è il suo nome: ovvero quello di Francesco Saverio Marini. Quest’ultimo, infatti, è considerato il “papà” di questa riforma. In una intervista al ‘The Post Internazionale‘ ha ribadito che il premierato tende a rafforzare la stabilità di governo ed aumenta anche il livello di democrazia. Allo stesso tempo, però, ha voluto smentire le voci riguardanti il fatto che i poteri del presidente della Repubblica vengono ridotti.

Intervista al 'The Post Internazionale'
Francesco Saverio Marini (screenshot video YouTube) Notizie.com

Queste sono alcune delle parole che il professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha rilasciato: “L’obiettivo era quello di rafforzare la stabilità di governo e aumentare il livello di democrazia. Per questo che si è studiato l’elezione diretta del presidente del Consiglio. Anche quella di una legge elettorale di tipo maggioritario“.

Premierato, Marini sulla riforma: “Poteri Capo dello Stato non verranno toccati”

Come riportato in precedenza ha precisato: “La riforma non prevede affatto che i poteri del presidente della Repubblica vengano toccati. Se non quello relativo alla nomina dei senatori a vita. In caso di crisi di governo, il presidente della Repubblica potrà valutare se nominare un nuovo presidente o se procedere allo scioglimento. Nomina presidente del Consiglio? Quello che cambia è il potere dei gruppi parlamentari“.

Intervista al 'The Post Internazionale'
Francesco Saverio Marini (screenshot video YouTube) Notizie.com

Alla domanda se il presidente del Consiglio possa essere sostituito con un altro premier e che ci sia il rischio che abbia più potere del predecessore si potrebbe andare ad elezioni, ha risposto così: “Sì, il premier subentrante avrebbe un potere in più che è quello legato al “simul stabunt simul cadent”“. Nella riforma ha confermato che la maggioranza, pur restando al programma di governo, può essere allargata.

Si è parlato anche di possibili dimissioni di Mattarella nel caso in cui la riforma dovesse essere approvata: “Sono valutazioni che fa il presidente della Repubblica. Personalmente non vedo nessun motivo al mondo che possa mettersi da parte. Semplicemente perché non vengono toccati i suoi poteri“.

 

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