Sergio Cofferati, ex leader della Cgil, in un’intervista a ‘La Repubblica’ ritorna a parlare dello sciopero di oggi e attacca duramente la destra. Le sue parole.
Sergio Cofferati in difesa della Cgil sullo sciopero indetto per oggi. L’ex leader del sindacato in un’intervista a La Repubblica conferma che gli attacchi arrivati dal governo ai lavoratori sono assolutamente sbagliati: “Nessuno ha fatto notare che una agitazione non significa assolutamente vacanza. Non è il prolungamento di un weekend, ma un sacrificio per chi lo pratica visto che rinunciano ad un giorno di stipendio. Ci vuole assolutamente un po’ di rispetto“.
L’ex segretario della Cgil si sofferma anche sul duro scontro che c’è stato tra sindacati e politica: “E’ sicuramente un qualcosa di nuovo e da parte dell’esecutivo c’è la volontà di mettere in discussione il diritto allo sciopero. Magari non del tutto esplicitato, ma si nota un fastidio molto evidente da parte di Salvini“.
In questi ultimi giorni si è parlato molto anche di uno sciopero politico, ma Cofferati smentisce questa ipotesi: “Anche in passato ci sono stati scioperi fatti durante la settimana. La verità è una sola: i sindacati quando convocano queste agitazioni lo fanno per contestare il merito delle proposte e non c’è assolutamente nessuna ragione politica dietro“.
E per l’ex numero uno della Cgil questa volta è giusto scendere in piazza: “Assolutamente sì. L’astensione dal lavoro deve avere sempre un fondamento. Cioè il lavoratore deve dire che il suo sacrificio vale la protesta“.
In questa intervista Cofferati promuove anche Landini: “Fa molto bene il suo lavoro in un momento difficile. Insieme alla Uil si stanno comportando come devono in un Paese che vede la propria condizione economica sempre regredire“. E sulla decisione da parte della Cisl di non partecipare, l’ex sindacalista non ha dubbi: “Le manifestazioni le farà comunque. Se le cose non cambieranno in meglio, saranno gli iscritti a chiedere conto del perché di questa decisione“.