Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, in un’intervista a ‘Il Messaggero’ spiega il perché della decisione di dare il via libera al pacchetto sicurezza.
Il governo non ferma assolutamente il suo lavoro e prosegue senza particolari problemi a mettere in campo scelte sicuramente molto importanti anche se in alcuni casi criticate. Le ultime polemiche riguardano il pacchetto sicurezza deciso dal premier Meloni e Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, in un’intervista a Il Messaggero, spiega il perché di queste scelte.
“Era arrivato il momento di riaffermare un principio: chi sbaglia paga e va rieducato – sottolinea l’esponente della Lega – e in questo provvedimento abbiamo deciso di introdurre la possibilità di lavorare. Allo stesso tempo era doveroso mettere mano ad alcune storture come per esempio le truffe agli anziani. Con le norme attuali non erano del tutto tutelate e così si è deciso di intervenire“.
Ostellari: “Nessuno vuole colpire le donne incinte a casaccio”
Altro tema che sta facendo molto discutere è quello del via libera al carcere per le donne incinte: “Non vogliamo assolutamente colpire a casaccio – spiega Ostellari – abbiamo semplicemente introdotto una misura che non permette a tutte le ragazze che aspettano un bambino di non andare in cella. Toccherà ai giudici decidere caso per caso. L’obiettivo è non far diventare la gravidanza uno scudo per chi ha precedenti. Abbiamo strutture in grado di poter ospitare queste persone“.
Un passaggio anche sulle occupazioni abusive. “Il nostro obiettivo è quello di espellere in tempi rapidi gli occupanti – sottolinea il sottosegretario – ora abbiamo fornito gli strumenti legislativi per mettere fine ad una situazione inaccettabile”.
“Sbagliato chiudere i tribunali in modo indiscriminato”
Per Ostellari “è stato sbagliato chiudere in modo indiscriminato i tribunali sono per risparmiare. Bisogna prima ascoltare e poi prendere una decisione. Noi non riusciremo a riaprirli tutti, ma la giustizia deve continuare ad essere efficiente. Di certo il progetto per il tribunale della Pedemontana veneta è il più credibile mentre si dovranno regolarizzare quelli abruzzesi e delle isole minori. Serve stabilità e programmazione e non proroghe“.
