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Politica

Tensione alla Camera: duro botta e risposta tra Soumahoro e deputati di centrodestra

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Francesco Spagnolo

Nel giorno delle comunicazioni alla Camera di Tajani sull’accordo tra Italia e Albania sui migranti c’è stato un attimo di tensione tra Soumahoro e il centrodestra.

La giornata odierna, martedì 21 novembre 2023, era molto attesa alla Camera viste le comunicazioni del ministro Tajani sull’accordo trovato tra Italia e Albania sui migranti. Poco prima del voto alle risoluzioni, però, in Aula c’è stato qualche attimo di tensione tra Soumahoro e alcuni esponenti di centrodestra.

Il duro attacco di Soumahoro alla Camera – Notizie.com – © Ansa

La situazione, come riportato dall’Ansa, è ritornato alla calma dopo poco. Ma di certo l’episodio non è passato inosservato e le parole dette dal sindacalista sono destinate a far discutere ancora per molto tempo.

Cosa è successo?

Ecco cosa è successo in Aula – Notizie.com – © Ansa

Ma cosa è successo in Aula? Stando a quanto riferito dall’Ansa, Soumahoro ha preso la parola a titolo personale. Il suo intervento, però, ha sforato il tempo massimo così il presidente Fontana gli ha tolto la parola. Gesto molto apprezzato dai banchi del centrodestra mentre il deputato ha subito reagito urlando la frase “i negri devono vivere” per diverse volte e bloccando l’inizio della votazione sulle risoluzioni.

Alla fine, dopo essere stato chiamato due volte all’ordine, l’ex sindacalista dei migranti si è calmato e sono iniziate tutte le operazioni che dovrebbero arrivare ad approvare l’accordo tra Italia e Albania.

Tajani: “Nei centri non potranno trovarsi più di 3mila migranti”

Tajani sull’accordo tra Italia e Albania – Notizie.com – © Ansa

I fari erano comunque puntati sul ministro Tajani. Il titolare degli Esteri ha sottolineato che “questo dibattito e il voto confermano come il governo non si è mai sottratto al dialogo e al vaglio del Parlamento. L’intesa, inoltre, stabilisce che nei due centri non potranno trovarsi più di 3mila migranti“.

E sul paragone con l’accordo tra Regno Unito e Ruanda precisa: “Non sono intese simili. Non c’è esternalizzazione ad un Paese terzo della gestione delle domande di asilo e non deroghiamo ai diritti internazionalmente garantiti, che sono più volte presenti nel nostro Protocollo“. Alla fine la Camera ha dato il via libera alle risoluzioni della maggioranza.

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Francesco Spagnolo